In linea di massima un disoccupato ha una tutela da parte dell’INPS che si chiama indennità di disoccupazione in senso largo. Perché in base al settore lavorativo la misura ha un nome differente. Per la generalità dei dipendenti, c’è la NASPI. Per i collaboratori invece c’è la DIS.COLL e per chi lavora nel settore agricolo c’è la DS Agricola (disoccupazione agricola). Solo per gli statali assunti a tempo indeterminato che poi perdono il lavoro, l’INPS non eroga nulla.

Il mese di marzo però è un mese particolare per i disoccupati. Almeno lo è questo mese di marzo.

Infatti sono molti i lettori che ci chiedono spiegazioni su alcuni pagamenti ricevuti dall’INPS in questi giorni, che non sono direttamente collegati alle indennità per disoccupati. Soldi in più quindi, e molti sono preoccupati perché spesso l’INPS prima eroga soldi, e poi ne chiede la restituzione. Che siano somme indebite che per errore l’INPS paga? Ecco la verità e cosa sta finendo sui conti dei disoccupati.

Un nostro lettore ci ha posto questa domanda

“Buonasera, sono un lavoratore agricolo e sto lavorando per la stessa azienda per cui lavoro ogni anno. Inoltre, ogni anno prendo la disoccupazione agricola. In genere la prendo a maggio. Non ho ancora fatto domanda, visto che la sua scadenza è prevista per il mese di marzo. Nel frattempo però mi hanno mandato 150 euro di bonifico. Non ho presentato domande o richiesto indennizzi. Come mai questi soldi? La disoccupazione agricola la prendo in unica soluzione. Non è che c’è un errore e sono soldi che prima o poi l’INPS rivorrà indietro?

Salve, volevo chiedervi perché nel mese di marzo l’INPS mi ha pagato con un bonifico da 150 euro e con un altro da 32 euro. Io mi aspettavo qualcosa come 800 euro di disoccupazione e invece. Di cosa si tratta?”

NASPI, DIS.COLL, disoccupazione agricola, di cosa si tratta

Chi involontariamente perde il lavoro, ha diritto alla relativa indennità per disoccupati dell’INPS.

Se perde un lavoro un bracciante agricolo, c’è la disoccupazione agricola. Chi perde il posto da collaboratore, ha diritto alla DIS.COLL. Per gli altri la NASPI. In ogni caso fattore fondamentale è il non aver perso il lavoro per dimissioni (salvo quelle per giusta causa). La disoccupazione agricola si prende in unica soluzione e fa riferimento al periodo di lavoro dell’anno precedente. La NASPI e la DIS.COLL invece si somigliano. perché vengono erogate mese per mese ai beneficiari. La NASPI può essere percepita per la metà delle settimane lavorate nei 4 anni precedenti. Sempre che questi periodi di lavoro non siano stati utilizzati già per precedenti indennità di questo genere.

La DIS.COLL invece può essere percepita per massimo 6 mesi. Differenti misure, ma che vengono accomunate adesso dal bonus 150 euro che spetta ai loro beneficiari. Si tratta del bonus una tantum introdotto dal Governo Draghi per redditi fino a 20.000 euro. Un bonus preso già da pensionati e lavoratori dipendenti. Ma che per i disoccupati, titolari di NASPI o DIS.COLL già a novembre 2022, o per chi ha preso la disoccupazione agricola nel 2021, arriva nel mese di marzo.

Il trattamento integrativo dall’INPS

Per chi prende la NASPI il mese di marzo ha un’altra erogazione da parte dell’INPS. Parliamo del trattamento integrativo. A dire il vero c’è chi lo ha preso già a gennaio, ma marzo arriva il conguaglio. Si tratta del taglio del cuneo fiscale che spetta ai lavoratori. Il cosiddetto bonus Irpef, che qualcuno chiama ancora bonus Renzi, che eroga 100 euro al mese. Spetta anche ai disoccupati, e l’INPS in genere eroga questa spettanza a parte rispetto alla disoccupazione.

Il nostro secondo lettore deve stare sereno perché intorno al 15 di marzo riceverà la sua indennità per disoccupati. Le erogazioni di questi giorni nulla centrano con la sua indennità. Perché come detto si tratta di trattamento integrativo e bonus una tantum. Lo stesso rispondiamo al primo lettore. Anche se adesso lavora, il bonus da 150 euro è relativo alla disoccupazione agricola che lui ha preso lo scorso anno.