Probabilmente insieme al canone RAI e all’IMU il bollo auto è la tassa che sta più antipatica agli italiani. Molti di loro infatti non capiscono il motivo per cui questa tassa sia dovuta. Prima veniva considerata una tassa di circolazione, adesso invece si parla di tassa di proprietà. C’è chi sostiene che i soldi del bollo auto servono allo Stato per sistemare le infrastrutture collegate al mondo dell’auto, e quindi le strade. Resta il fatto che il bollo auto si paga solo perché si è proprietari di un veicolo.

Ma ci sono soluzioni che permettono di non pagarlo. Alcune volte sono soluzioni temporanee, altre invece diventano permanenti. Ma sono situazioni collegate solo a specifici contribuenti. 

“Buonasera, mi chiamo Lorenzo e sono in pratica ilcaregiver di mia moglie, nel senso che è invalida al 100% e con tutti i benefici della Legge 104. Ho comperato una auto sfruttando le agevolazioni della Legge 104 e adesso mi chiedevo se devo pagare il bollo auto o se, come sembra, posso ritenermi esentato. E se è davvero così, cosa devo fare?” 

 

Come funziona il bollo auto 


A scadenza annuale, tutti i proprietari di veicoli che circolano sulle strade italiane sono assoggettati al versamento del bollo auto. La tassa come dicevamo non è di circolazione ma di proprietà. Infatti il versamento del bollo auto prescinde dal fatto che l’auto circoli o meno. Il bollo è dovuto nel momento in cui un veicolo è registrato al PRA. Si chiama Pubblico Registro Automobilistico ed è quel registro dove vengono annotate tutte le auto che hanno diritto a circolare in Italia, con i dati relativi all’auto stessa ma anche al suo proprietario. Il bollo quindi va pagato fin quando un veicolo è registrato al PRA ed è a nome del diretto interessato. È una tassa che i proprietari di veicoli sono obbligati a pagare e che come importi varia da veicolo a veicolo e da Regione a Regione.

Infatti è la Regione l’Ente che gestisce il bollo auto e a cui il pagamento deve essere indirizzato. 

 

L’esenzione dal bollo auto, quando si può richiedere? 

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Comprare un’auto elettrica o ibrida, in diverse Regioni da diritto a essere considerati esentati dal versamento del bollo auto. Ma si tratta di una esenzione a termine il più delle volte. Da 3 a 5 anni di esonero dal versamento, questo ciò che ammette la normativa vigente in materia. L’esenzione permanente invece si ha per esempio, se il veicolo è considerato auto storica. Si tratta però di veicoli che non possono circolare liberamente ma solo per eventi, fiere e manifestazioni. Altra esenzione permanente e definitiva, salvo miglioramenti di salute a dire il vero assai improbabili, è quella legata alla disabilità. Parliamo di invalidità fisica o psicologica, situazioni di salute che rientrano nei benefici della Legge 104 e che consentono ai titolari o a loro familiari di non pagare il bollo sulla loro auto.  

Come ottenere il beneficio dell’esonero dalla tassa con la Legge 104

Per essere esonerati dal bollo auto gli invalidi o i loro familiari devono innanzi tutto capire quando si considera invalida una persona per quanto riguarda i dettami normativi della Legge 104. Infatti, occorre avere una disabilità grave e, soprattutto, occorre che l’invalidità sia stata accertata da una Commissione medica delle ASL con tanto di verbale certificativo. Il beneficio, come è naturale che sia, spetta al diretto interessato e quindi all’invalido, nel caso in cui l’auto fosse intestata a lui stesso. Ma spetta pure ai familiari del disabile, se quest’ultimo è a carico del familiare stesso. Si rammenta che familiari a carico si considerano quanti hanno redditi propri fino a 2.480,51 euro o fino a 4.000 euro se di età inferiore a 24 anni compiuti.

Naturalmente in queste soglie reddituali non rientrano eventuali prestazioni assistenziali percepite dal disabile.  

I familiari che possono godere dei benefici dell’esonero del bollo auto con Legge 104 

Il nostro lettore ha pieno diritto a non pagare il bollo auto, soprattutto se l’auto acquistata è intestata alla moglie disabile. Ma ha lo stesso diritto, per quanto detto prima, anche se la moglie è a suo carico fiscalmente. Infatti l’esenzione riguarda i coniugi, i genitori e, in genere, i parenti e gli affini entro il secondo grado di parentela. Se la moglie ha più di 65 anni l’esonero tocca anche ai parenti e agli affini fino al terzo grado.
 

Come richiedere l’esenzione dalla tanto discussa tassa

L’esonero però non è automatico e non conta che l’auto sia stata acquistata con i benefici della Legge 104. Ai fini dell’esonero del bollo l’interessato dovrà inoltrare una domanda entro 3 mesi dalla scadenza del bollo auto. La domanda va presentata e inoltrata all’Agenzia delle Entrate oppure alla Regione di residenza o ancora alla delegazione ACI competente in materia. La domanda va presentata completa di copia della patente di guida, di copia del libretto di circolazione del veicolo, di copia del verbale delle ASL relative alla disabilità. Inoltre, nel caso in cui sia un caregiver a chiedere l’esonero, serve la documentazione fiscale da cui si evinca che l’invalido è a carico del richiedente l’agevolazione.