La riforma pensioni è ostacolata, oltre che dai vincoli di bilancio, anche dal sistema di calcolo delle rendite. Molte sono calcolate ancora in parte col sistema retributivo e pesano sui conti dell’Inps. Ragion per cui il ritorno alla Fornero pare inevitabile.

Fino al 1995 il sistema di calcolo era basato sulle retribuzioni percepite dal lavoratore e l’assegno era liquidato tenendo principalmente conto della media degli ultimi anni del livello di retribuzione.

Il sistema di calcolo della pensione

Un sistema distorto che aveva il merito di garantire pensioni fino al 100% delle retribuzione.

Con il terribile difetto di non trovare adeguata copertura contributiva per sostenere la spesa pubblica nel tempo.

Da qui la riforma Dini che stabilì che a partire dal 1996 le pensioni sarebbero state liquidate secondo un sistema di calcolo che tenesse conto esclusivamente dei contributi versati e non più dei livelli retributivi.

Il sistema di calcolo diventava quindi contributivo tenendo conto solo ed esclusivamente di quanto versato nelle casse del sistema pensionistico. La riforma non fu però tranchant. Il sistema sarebbe entrato a regime gradualmente col tempo. Prevedendo dapprima un periodo di transizione fino al 2035 (sistema misto, in parte retributivo e in parte contributivo).

Il calcolo misto della rendita

Il sistema di calcolo misto della pensione prevede che la rendita sia liquidata in due distinte fasi. La prima tenendo conto del livello medio di retribuzione percepito negli ultimi anni di lavoro. La seconda facendo leva solo sui contributi realmente versati nel fondo pensionistico.

La pensione basata sul calcolo retributivo è fatta solo per i periodi lavorati fino al 1995. Dal 1996 in poi si tiene conto solo del sistema contributivo. Ne deriva quindi che hanno diritto ad andare in pensione col sistema misto solo i lavoratori che hanno iniziato a lavorare prima del 1996.

Chi ha iniziato a lavorare dopo e non possiede contributi prima del 1996 si vedrà una pensione liquidata con il sistema contributivo puro, meno conveniente, in genere, rispetto a quello misto.

C’è anche da dire che col passare degli anni sono sempre meno coloro che avranno diritto a una pensione liquidata col sistema misto. Il sistema di calcolo contributivo puro, introdotto con la riforma Dini nel 1995, entrerà a regime per tutti fra una decina di anni.

Quindi è ragionevole credere che solo allora si potrà fare ragionare serenamente su come riformare il sistema pensionistico. Al momento allo Stato conviene frenare il più possibile le uscite perché costano troppo.