Se il problema di molti lavoratori è quello di non riuscire ad andare in pensione nonostante una rilevante carriera contributiva, ce ne sono altri che possiamo considerare fortunati. Molti lavoratori non riescono a pensionarsi nonostante una lunga carriera contributiva. Tuttavia, alcuni possono considerarsi fortunati perché hanno il diritto di andare in pensione immediatamente dopo 40 anni di contributi.

Questo periodo, sebbene possa sembrare ampio, è insufficiente per accedere a tutte le misure previdenziali che prescindono dai limiti di età, incluso il regime di Quota 103.

Di conseguenza, sorge la domanda: come si può andare in pensione con soli 40 anni di versamenti?

“Buonasera, posso chiedere se avete suggerimenti per chiudere la mia carriera a 66 anni? Li ho appena compiuti e con 40 anni di contributi, cosa posso fare? Devo aspettare per forza i 67 anni o posso andare in pensione subito?”

Ecco le soluzioni per andare in pensione con 40 anni di contributi immediatamente

Definire fortunati i lavoratori che possono andare in pensione con 40 anni di contributi potrebbe essere discutibile. Prima dell’introduzione della riforma Fornero, 40 anni di contributi garantivano la pensione di anzianità per tutti. Tuttavia, con la legge del governo Monti, i requisiti sono cambiati: ora servono 42 anni e 10 mesi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne, con un’attesa aggiuntiva di tre mesi.

Niente trattamento con 40 anni di contributi, nemmeno per chi possiede lo status di precoce

Quaranta anni di contributi non bastano nemmeno per categorie specifiche come invalidi, caregiver, disoccupati e lavoratori in mansioni gravose, che possono aspirare alla pensione con la quota 41. Questo criterio si applica anche ai lavoratori precoci, che hanno iniziato a versare contributi prima dei 19 anni. Nonostante la quota 41 non imponga limiti di età, è accessibile solo a fronte di almeno 41 anni di contribuzione previdenziale.

Ecco quando 40 anni di contributi possono essere sufficienti per una pensione

Anche per le pensioni denominate quotiste, come la quota 103, 40 anni di contributi non sono sufficienti.

Queste richiedono, oltre ai 62 anni di età, anche 41 anni di contributi in un regime che nel 2024 prevede calcoli penalizzanti per la pensione. Tuttavia, il caso specifico del nostro lettore, con 66 anni di età e 40 anni di contributi, apre la possibilità di accedere alla Quota 102.

La cristallizzazione del diritto alla quota 102 nel 2024

Come è possibile che i lavoratori richiedano ancora la Quota 102 nonostante la sua cessazione al 31 dicembre 2022? La risposta risiede nel meccanismo della cristallizzazione dei diritti. Un soggetto nato nel 1958, che nel 2024 raggiunge i 40 anni di contributi, aveva completato nel 2022 la combinazione di 64 anni di età e 38 anni di contributi, necessaria per la Quota 102, che può quindi ancora essere richiesta oggi.

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