Dalle fatture di spesa all’asseverazione del tecnico: ecco l’elenco dei documenti necessari al superbonus 110%

Tra i documenti da conservare ai fini del superbonus del 110% vi rientra a che la copia dell’asseverazione trasmessa all’ENEA o allo sportello unico
4 anni fa
1 minuto di lettura

Diversi sono i documenti che il contribuente fruitore del superbonus 110% è chiamato a conservare ad esibire in caso di controlli da parte dell’Amministrazione finanziaria.

Occorre in premessa ricordare che, come si evince anche dalla Circolare n. 24/E del 2020, ai fini del beneficio, il pagamento delle spese relative agli interventi che ne danno diritto, deve avvenire tramite c.d. bonifico parlante, ossia bonifico postale o bancario da cui risulti:

  • la causale del versamento;
  • il codice fiscale del beneficiario della detrazione;
  • il numero di partita IVA, ovvero, il codice fiscale del soggetto a favore del quale il bonifico è effettuato.

Tale obbligo, tuttavia, non riguarda i titolari di reddito d’impresa.

Inoltre, sul bonifico è operata una ritenuta d’acconto dell’8% da parte della stessa banca o ufficio postale

Ricordiamo altresì, che laddove il contribuente, invece della detrazione fiscale (5 quote annuali di pari importo) decida di optare per la cessione del credito o sconto in fattura, dovrà anche acquisire il visto di conformità (da parte del commercialista, CAF, ecc.) e l’asseverazione del tecnico abilitato laddove trattasi di interventi di efficientamento energetico o di interventi antisismici (per questi interventi anche se si decide per l’utilizzo in dichiarazione come detrazione fiscale del superbonus servirà l’asseverazione del tecnico)

Elenco documenti da conservare per il superbonus 110%

Ai fini dell’agevolazione in esame, dunque, il contribuente (beneficiario) dovrà certamente conservare le fatture o le ricevute fiscali comprovanti le spese effettivamente sostenute per la realizzazione degli interventi. Inoltre dovrà conservare:

  • la ricevuta del bonifico bancario o postale attestante il pagamento della spesa;
  • l’atto registrato che attesti il titolo di detezione dell’immobile (comodato o locazione) ed il consenso all’esecuzione dei lavori se il beneficiario del superbonus è il conduttore/inquilino o il comodatario;
  • titoli abilitativi all’esecuzione dei lavori (laddove richiesti);
  • copia della delibera assembleare e della tabella millesimale di ripartizione delle spese, se trattasi di interventi effettuati su parti comuni degli edifici condominiali (questa documentazione può essere sostituita dalla certificazione rilasciata dall’amministratore del condominio);

Occorre altresì conservare copia dell’asseverazione del tecnico abilitato trasmessa all’ENEA (se trattasi di interventi di efficientamento energetico) o trasmessa allo sportello unico del comune (se trattasi di interventi antisismici).

Potrebbe anche interessarti:

 

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Pensione docenti precari
Articolo precedente

Bonus 500 euro anche per l’anno scolastico 2020/2021? Ecco le ultime notizie

acquisto pc con il bonus 500 euro
Articolo seguente

Bonus 600 euro, online (finalmente) le domande per i dipendenti a tempo determinato del turismo