L’Agenzia delle entrate, post audizione del direttore alla Camera dei Deputati,  ha pubblicato il report sulle performance ottenute in termini contrasto all’evasione fiscale, efficacia delle compliance e gestione dei rimborsi in favore dei contribuenti.

Molto incoraggianti i dati sull’evasione fiscale, anche se non è il vero problema dell’Italia. Sono stati recuperati più di 20,2 miliardi di euro, il dato più alto di sempre. Di questi, 19 derivano dai controlli ordinari: si tratta di un risultato record, che supera di 2,2 miliardi (+13%) i 16,8 miliardi recuperati nel 2019.

Oltre alle “maggiori entrate” derivanti dai controlli l’Agenzia delle entrate ha assicurato “minori uscite” a carico del bilancio dello Stato grazie alle analisi di rischio e alle attività anti-frode, per un totale di 9,5 miliardi di euro tra crediti, bonus e rimborsi bloccati nei vari settori di indagine.

Vediamo nello specifico quali sono i risultati raggiunti dall’Agenzia delle entrate

I dati sul contrasto all’evasione fiscale e i risultati della compliance

Come riportato sul portale Fisco oggi, dei 19 miliardi di recupero ordinario da attività di controllo 10,9 derivano da versamenti diretti, 3,2 da lettere di invito all’adempimento spontaneo e 4,9 da cartelle di pagamento emesse dall’Agenzia delle entrate-Riscossione. Gli incassi da misure straordinarie (come pace fiscale e “rottamazioni”), invece, ammontano a 1,2 miliardi di euro. Agenzia delle entrate-Riscossione ha incamerato complessivamente 10,8 miliardi, di cui 9,2 tramite attività ordinarie e 1,6 miliardi mediante la rottamazione-ter e il saldo e stralcio.

Analizzando il recupero conseguito dall’Agenzia delle entrate, gli incassi da adesione all’adempimento spontaneo fanno registrare, nel 2022, un +52% rispetto al 2019, quando le somme riferibili agli “alert” del Fisco si fermarono a quota 2,1 miliardi. Da gennaio a dicembre 2022 sono state più di 2,5 milioni le comunicazioni inviate per segnalare ai contribuenti possibili anomalie, superando in maniera molto significativa l’obiettivo fissato nel Pnrr, sia riguardo al numero di comunicazioni inviate sia agli incassi, pari al 20% in più dell’obiettivo prefissato.

Quanto all’attività antifrode, nel 2022, sono stati complessivamente bloccati e non riconosciuti importi per 9,5 miliardi di euro, di cui 6,3 relativi a crediti fittizi generati da bonus edilizi e 2,1 miliardi a falsi crediti derivanti da comunicazioni di cessione irregolari. A questi dati si sommano indebite compensazioni per 912 milioni di euro, rimborsi Iva non spettanti per 207 milioni, frodi tramite “cartiere” per 143 milioni di euro, falsi plafond per 34 milioni di euro.

Rimborsi in favore di famiglie e imprese

Lo scorso anno sono stati riconosciuti 3,4 milioni di rimborsi per quasi 20 miliardi di euro, di cui 17 miliardi a imprese. Grazie alle recenti semplificazioni messe a punto dall’Agenzia, i tempi necessari ad accreditare le somme ai contribuenti si sono ridotti di circa 30 giorni. Se si sommano i rimborsi fiscali del triennio 2020-2022 (58,8 mld) alle somme “accreditate” come contributi a fondo perduto nello stesso periodo, pari a 25,3 miliardi, la liquidità immessa dalle Entrate a sostegno dell’economia nel periodo Covid supera gli 84 miliardi di euro.