Scatta, dal 1° luglio 2022, l’obbligo di fattura elettronica anche per le piccole partite IVA. Parliamo dei contribuenti forfettari e quelli in regime di vantaggio. La cosa, inizialmente riguarderà solo quelli che, nel periodo d’imposta precedente, hanno conseguito ricavi o compensi superiori a 25.000 euro.
Dal 2024, invece, l’obbligo sarà esteso, indipendentemente dal volume di ricavi/compensi, a tutti i contribuenti forfettari e di vantaggio.
A prevederlo è il decreto – legge n. 36 del 2022 (c.d. decreto Pnrr 2), pubblicato in Gazzetta Ufficiale n.
In questo modo, l’Italia recepisce l’autorizzazione da parte dell’Europa ad estendere l’obbligo di fattura elettronica anche a quei soggetti che fino ad oggi ne sono esonerati.
La strada verso l’estensione dell’obbligo di fattura elettronica
L’obbligo di fattura elettronica, per la generalità delle partite IVA vige, nel nostro Paese, dal 1° gennaio 2019. Tuttavia, alcuni contribuenti ne sono stati esonerati. Tra questi, i forfettari e coloro che agiscono in regime di vantaggio.
L’Italia aveva poi chiesto all’Europa l’autorizzazione ad estenderne l’obbligo anche a queste categorie. Autorizzazione che successivamente non si è fatta attendere ad arrivare. Ed ecco che, il nostro legislatore, l’ha recepita ora con il decreto Pnrr 2.
Fattura elettronica: cosa cambia per i forfettari
Con quest’ultimo provvedimento, è stabilito che anche i forfettari e chi agisce in regime di vantaggio avrà obbligo di emettere fattura elettronica:
- dal 1° luglio 2022, se nell’anno precedente ha conseguito ricavi o percepito compensi, ragguagliati ad anno, superiori a 25.000 euro
A decorrere dal 1° gennaio 2024, poi sarà esteso anche gli altri contribuenti forfettari e di vantaggio.
Quindi, riepilogando per queste partite IVA:
- fino al 30 giugno 2022, c’è solo facoltà di emettere fattura elettronica (essi possono continuare con la fattura cartacea)
- dal 1° luglio 2022
- se i ricavi o compensi del 2021 sono superiori a 25.000 euro, ci sarà obbligo di fattura elettronica
- laddove i ricavi o compensi del 2021 non sono superiori a 25.000 euro c’è solo facoltà di emettere fattura elettronica (si può continuare con quella cartacea)
- dal 1° gennaio 2024, tutti i forfettari e tutti i contribuenti di vantaggio saranno obbligati alla fattura digitale a prescindere dal volume di ricavi o compensi.
Le fatture di acquisto e l’imposta di bollo
Il nuovo obbligo comporterà come altra conseguenze anche, l’obbligo di ricezione delle fatture (acquisto) in modalità elettronica e l’obbligo di conservazione elettronica delle fatture emesse e ricevute.
Cambia anche la modalità di assolvimento dell’imposta di bollo sulle fatture di importo superiore a 77,42 euro. Dovrà pagarsi in modalità elettronica (con cadenza trimestrale). Conseguenze anche sul c.d. bonus premiale.