Conservare la fattura dello psicologo non basta per sperare nel rimborso quando arriveranno i soldi del bonus psicologo. Quest’ultimo non ha effetto retroattivo per il 2024: bisogna solo attendere. Ma se il bisogno di sostegno è urgente? Prosegue la soap opera del bonus psicologo. Tra l’attesa per capire se avanzeranno dei soldi per il 2023 (bando 2022) e per l’apertura delle domande per il 2024, il tempo passa con un nulla di fatto.

Ci sono altre vie per andare dallo psicologo gratis? In questo articolo ci focalizziamo sui dipendenti.

In molti ci scrivono per sapere se esiste un modo per far rientrare la consulenza dello psicologo nei benefit del welfare aziendale. In effetti ne esiste più di uno e sul piano fiscale non si equivalgono. Quale strada conviene di più?

C’è anche chi ci ha chiesto, in accordo con il datore di lavoro, se la fattura dello psicologo potesse essere intestata a quest’ultimo (o più in generale a persona diversa dal paziente).

Bonus psicologo: se fosse il datore di lavoro a darlo?

“Salve, lavoro da 15 anni ormai in una azienda medio-piccola di 13 dipendenti in cui abbiamo avuto la fortuna e il merito di aver creato negli anni un ambiente familiare più che lavorativo. Il nostro responsabile ha sempre messo come prioritario il nostro benessere. So di appartenere a una rarità di realtà lavorative in Italia. Purtroppo nell’ultimo anno ho attraversato alcune situazioni familiari dolorose. Proprio in virtù del rapporto amichevole e di affetto, il mio capo mi ha suggerito di iniziare un percorso terapeutico. E in effetti io stessa lo avevo considerato facendo domanda per il bonus psicologo di cui però non ho più saputo nulla. Conoscendo però anche la mia situazione economica, il mio datore di lavoro si è offerto di sostenere la spesa per la fattura dello psicologo come costo aziendale.

E’ possibile?”.

Ora non tutti hanno la fortuna di lavorare in un ambiente come quello descritto, anzi ben pochi. Tuttavia diversi lettori ci hanno chiesto chiarimenti sulla possibilità di inserire la consulenza psicologica come benefit aziendale.

A chi va intestata la fattura dello psicologo?

Partiamo da alcune regole generali per la fattura dello psicologo: a chi va intestata? Il principio base è che la fattura dello psicoterapeuta va sempre intestata al paziente che usufruisce della consulenza. Anche quando non è lui a sostenerne il costo. In questo caso può essere aggiunto il nome di chi paga ma attenzione: per poterla detrarre occorre inserire anche il codice fiscale. Se il paziente è minorenne la fattura si intesta comunque a lui/lei ma a scaricarla sarà il genitore che lo ha a carico.

Per i professionisti vale il principio di cassa: la fattura emessa e non saldata non fa reddito.

Consulenza psicologo come bonus aziendale

Ma la terapia psicologica può rientrare nelle misure di welfare aziendale? Ci sono diverse strade per far sì che questo accada.

  1. Zainetto sanitario: il datore versa una certa cifra all’ente sanitario. In questo modo si favorisce il versamento di contributi indirizzati alle c.d. casse mutualistiche. La cifra versata non concorre alla formazione del reddito del dipendente.
  2. Voucher facenti parte di pacchetti di welfare aziendali: utilizzabili per pagare direttamente alcune spese sanitarie con completa defiscalizzazione e decontribuzione. Funzionano un po’ come i buoni pasto, con la differenza che devono essere spesi in una soluzione unica a copertura dell’intero valore.
  3. Rimborsi concordati con il datore di lavoro tramite conto welfare per coprire le spese mediche non rientranti nei piani sanitari già a servizio del dipendente.

Riassumendo…

  • il bonus psicologo 2024 è stato confermato ma non c’è stato ancora il click day e intanto in molti attendono il rimborso dello psicologo del 2023;
  • la fattura dello psicologo in generale va intestata al paziente, a prescindere che sia lui a pagare per la seduta o no;
  • la consulenza psicologica può rientrare nel welfare aziendale ma è bene scegliere lo strumento più idoneo a livello fiscale.