Ennesima profezia sulla fine del mondo: a quanto pare, secondo David Meade, agosto sarà l’ultimo mese di vita della razza umana. La teoria del numerologo, però, anche se in rete si sta diffondendo a macchia d’olio, non ha alcun fondamento scientifico.

Secondo Meade, infatti, l’eclissi totale che si verificherà in agosto è un segno che il Pianeta X (chiamato anche Nibiru ma mai avvistato dagli scienziati) sta per avere una collisione con la Terra e l’impatto scatenerebbe terremoti e tsumani che spazzerebbero via l’intera razza umana.

Fine del mondo per impatto: la NASA smentisce

La teoria di Meade, però, è stata già bollata come una bufala dalla Nasa anche se molti cospirazionisti l’hanno presa per vera. L’Agenzia spaziale americana ha spiegato che le teorie su Nibiru e su altri pianeti erranti sono soltanto bufale di internet e non si basano su dati scientifici: il pianeta in questione, che dovrebbe essere situato tra Giove e Saturno, non è mai stato avvistato né dagli scienziati né dalle sonde che osservano la zona e la sua presenza, se vera, sarebbe stata difficile da non notare.

Questa nuova ipotesi di fine del mondo, tra l’altro, sembra ricalcare altri simili annunci che già ci sono stati in passato (si pensi alla profezia dei Maya).

Bufala fine del mondo: un guadagno per Meade

Perché, ci si chiede, Meade avrebbe interesse a diffondere una notizia allarmistica e priva di fondamento? Il numerologo è autore del libro “Planet X – The 2017 Arrival”, in vendita in formato Kindle al prezzo di 2 euro e 80 centesimi. Nel libro sarebbero inserite le istruzioni per sopravvivere alla fine del mondo, e già questo suona abbastanza bizzarro: se la razza umana sarà spazzata via da terremoti e tsunami, se si parla di apocalisse e di fine del mondo, come è possibile salvarsi? Bizzarre sono anche le istruzioni che il numerologo ha fornito per la salvezza: posizionarsi ad altezze superiori a 247 metri sopra il livello del mare per evitare l’effetto degli tsumani e ad almeno 240 Km dalla costa.

Meade, inoltre, invita ad attivare sui propri smartphone i servizi di geolocalizzazione per essere individuati dopo il disastro (ma da chi?) e di fare attenzione al proprio abbigliamento perché, con l’inclinazione della Terra anche di 30° ci si potrebbe trovare in una latitudine diversa da quella di partenza.

Insomma, alla fine, sembrerebbe tutto un modo per lucrare sulla paura dei più creduloni e guadagnare con l’allarmismo.

Leggi anche: Fine del mondo 29 luglio 2017: torna puntuale la bufala sull’Apocalisse e Fine del mondo nel 2030: nuove ipotesi sull’Apocalisse e la cometa Encke