Le recenti decisioni della BCE (Banca Centrale Europea) prese a seguito degli ultimi eventi legati al conflitto tra Russia e Ucraina ed in virtù degli effetti sul mercato delle sanzioni inflitte alla Russia (da America ed Europa), hanno provocato un’impennata immediata dello spread (passando da 147 punti a 172 punti). Gli effetti di tale aumento colpiscono anche i fondi pensione, lo strumento di risparmio di lungo periodo avente come finalità principale l’integrazione pensionistica.

Gli effetti dello spread sui fondi pensione

Anche se per adesso l’innalzamento dello spread non desta particolari preoccupazioni, rispetto a prima, sul nostro debito pubblico, un eventuale trend in crescita per i prossimi mesi, tuttavia, rischierebbe di trasformarsi spina nel fianco per tutti quei strumenti che hanno per sottostante i Btp.

Quindi, strumenti che sono investiti anche in titoli di Stato del nostro Paese, come lo sono proprio i fondi pensione.

Per chi ha risparmi in fondi complementari, fondi d’investimento e fondi pensioni è sempre bene ricordare quali possono essere gli effetti dell’aumento di Spread.  Rischi non solo per lo Stato, ma anche per le famiglie e le imprese. In particolare:

  • aumento tasse (lo Stato è costretto a spendere più soldi per rimborsare gli investitori, di conseguenza avrà meno denaro da destinare ai servizi pubblici e agli sgravi fiscali
  • aumento del debito pubblico
  • incremento dei costi dei finanziamenti (le banche e gli istituti di credito in genere potrebbero scaricare su aziende e famiglie gli effetti in bilancio della perdita di valore dei titoli di Stato presenti nei loro portafogli. Perdita di valore a sua volta causata dai rendimenti più alti delle nuove emissioni.

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