Nel giro di poche settimane si arriverà alla ratifica del nuovo accordo fiscale tra Italia e Svizzera, la notizia è stata data ieri dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, MEF, con un comunicato stampa, in linea con quanto anticipato poche settimane fa.

L’accordo definisce le regole di tassazione per i c.d. frontalieri, ogni giorno sono migliaia i cittadini italiani che partono dall’Italia per recarsi in Svizzera per prestare lavoro, si tratta di soggetti che abitano nei paesi di confine con la Svizzera e che ogni giorno si spostano per lavorare.

Per  lavoratore frontaliere” si intende una persona fisica, fiscalmente residente nei comuni i cui territori ricadono, per intero o parzialmente, in una fascia di 20 chilometri dal confine con l’altro Stato contraente , che svolge un’attività di lavoro dipendente nell’area di frontiera dell’altro Stato contraente per un datore di lavoro residente, una stabile organizzazione o una base fissa dell’altro Stato e che, in generale, ritorna quotidianamente nel proprio Stato di residenza.

Vediamo nello specifico cosa prevede il nuovo accordo Italia-Svizzera.

Il nuovo accordo fiscale Italia Svizzera per i frontalieri. Cosa prevede?

Con specifica legge l’Italia provvederà a ratificare i seguenti accordi:

  • Accordo tra la Repubblica italiana e la Confederazione svizzera relativo all’imposizione dei lavoratori frontalieri, con Protocollo aggiuntivo e Scambio di lettere, fatto a Roma il 23 dicembre 2020;
  • Protocollo che modifica la Convenzione tra la Repubblica italiana e la Confederazione svizzera per evitare le doppie imposizioni e per regolare talune altre questioni in materia di imposte sul reddito e sul patrimonio, con Protocollo aggiuntivo, conclusa a Roma il 9 marzo 1976, così come modificata dal Protocollo del 28 aprile 1978 e dal Protocollo del 23 febbraio 2015, fatto a Roma il 23 dicembre 2020, nonché norme di adeguamento dell’ordinamento interno.

Andando subito nel contenuto dell’accordo, lo stesso si impone l’obiettivo di eliminare le doppie imposizioni sui salari, sugli stipendi e sulle altre remunerazioni analoghe ricevute dai lavoratori frontalieri.

 Dunque, in sostanza l’accordo mira ad evitare di far pagare due volte le tasse al frontaliere: nel paese in cui lavora e in quello in cui risiede.

Il nuovo accordo fiscale Italia Svizzera per i frontalieri. Tassazione concorrente

L’accordo stabilisce il metodo della tassazione concorrente.

Ciò sta a significare che entrambi gli stati conservano il proprio potere impositivo rispetto al lavoratore dipendente.

In particolare:

  • i salari sono imponibili nel Paese di svolgimento dell’attività lavorativa, ma entro il limite dell’80 per cento delle imposte cui sono soggetti questi redditi nello stesso paese;
  • lo Stato di residenza applica poi le proprie imposte sui redditi ed elimina la doppia imposizione relativamente alle imposte prelevate nell’altro Stato, riconoscendo un credito d’imposta al lavoratore pari al totale versato nel paese in cui svolge attività lavorativa.

Ai sensi del precedente accordo, la tassazione in Italia era invece del tutto esclusa.

Viene anche previsto un regime di tassazione transitoria. Tale regime riguarda soggetti residenti in Italia che lavorano o hanno lavorato nei Cantoni dei Grigioni, del Ticino o del Vallese nel periodo compreso tra il 31 dicembre 2018 e la data di entrata in vigore del nuovo accordo (cf. infra all’articolo 8), i quali continuano a essere assoggettati ad imposizione esclusivamente in Svizzera.

Il nuovo accordo regola non solo la tassazione dei lavoratori residenti in Italia che si recano quotidianamente a lavorare in Svizzera ma anche quelle che fanno il percorso contrario ossia che dalla Svizzera si spostano in Italia per lavorare.

Come si legge nel dossier della Camera, sulla base dei dati relativi alle dichiarazioni dei redditi delle persone fisiche presentate nell’anno 2019, i soggetti che hanno indicato la residenza in Svizzera, percettori di reddito di lavoro dipendente in regioni italiane confinanti con la Svizzera, risultano di circa 570 unità.

Il nuovo accordo fiscale Italia Svizzera per i frontalieri. Ratifica in tempi brevi

L’accordo Italia-Svizzera dovrebbe essere ratificato in tempi brevi.

Questo quanto viene fuori dal comunicato stampa pubblicato ieri dal MEF:

Si è svolto questa mattina al Mef l’incontro, cordiale e proficuo, tra il ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti e il Consigliere Federale Ignazio Cassis, Capo del Dipartimento federale degli affari esteri in Svizzera. Al centro del colloquio il nuovo Accordo fiscale per i lavoratori frontalieri tra Italia e Svizzera che sostituirà l’intesa del 1974. Il voto, ha assicurato il ministro Giorgetti, è previsto per mercoledì prossimo alla Camera per poi passare nuovamente al Senato per l’approvazione definitiva, prevista in tempi brevi.All’interno del Trattato ci saranno anche le norme che prevedono l’esclusione della Svizzera dalla black list fiscale del 1999 e la disciplina temporanea per la proroga del telelavoro per i frontalieri fino al 30 giugno prossimo in attesa di una revisione della disciplina che dovrà tener conto delle nuove esigenze sociali e della natura particolare del lavoro del frontaliere.

Dunque, non rimane che attendere ancora qualche settimana.