I permessi previsti dalla Legge 104 consentono ai lavoratori dipendenti di assentarsi dal lavoro per assistere familiari con disabilità gravi o non autosufficienti, senza perdere la retribuzione. In particolare, i lavoratori possono usufruire di tre giorni di permesso al mese, anche frazionabili in ore. Durante questo periodo, i lavoratori continuano a ricevere un’indennità pagata dall’INPS ma anticipata dal datore di lavoro, garantendo così la continuità del salario.

Chi Può Beneficiare dei Permessi 104?

I beneficiari dei permessi sono i lavoratori dipendenti che assistono:

  • genitori, inclusi quelli adottivi o affidatari, di figli disabili in situazione di gravità;
  • coniuge, partner in unione civile, conviventi di fatto, parenti o affini entro il terzo grado di familiari disabili in situazione di gravità.

Inoltre, anche la persona disabile stessa può richiedere i permessi per sé.

Uso corretto dei permessi 104

Durante i giorni di permesso, il lavoratore non è obbligato a dedicare ogni singolo momento all’assistenza del familiare disabile. Tuttavia, l’obiettivo principale deve rimanere l’assistenza, e l’uso improprio dei permessi, come ad esempio utilizzarli per attività personali o ricreative, è severamente vietato. I dipendenti scoperti a violare questa norma possono essere soggetti a sanzioni disciplinari, incluso il licenziamento per giusta causa per abuso permessi 104.

Un tema delicato riguarda la possibilità per i datori di lavoro di utilizzare la geolocalizzazione per monitorare i dipendenti durante i permessi 104. La questione è complessa e regolamentata da normative specifiche.

Normative sull’utilizzo della geolocalizzazione

Secondo la circolare n. 2 del 7 novembre 2016 dell’Ispettorato del Lavoro, i sistemi di geolocalizzazione sono considerati strumenti aggiuntivi di lavoro. Non possono essere utilizzati come metodo primario per eseguire l’attività lavorativa, ma solo per rispondere a esigenze specifiche. Pertanto, l’installazione di tali dispositivi rientra nelle disposizioni dell’art. 4 della Legge n. 300/1970. Questo significa che i dispositivi possono essere installati solo previo accordo con le rappresentanze sindacali aziendali (RSA/RSU) o, in loro assenza, con l’autorizzazione dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro (ITL).

Il Garante per la Privacy, nella Newsletter n. 427 del 21 aprile 2017, ha ribadito la necessità di un accordo sindacale per l’uso dei sistemi di geolocalizzazione. In mancanza di tale accordo, l’azienda deve ottenere l’autorizzazione dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro. Questo passaggio è fondamentale per garantire che il controllo a distanza dei lavoratori non violi la loro privacy e i loro diritti.

Geolocalizzazione nei permessi 104: i recenti chiarimenti dall’Ispettorato

Più recentemente, con la nota sulla geolocalizzazione dei lavoratori (Nota n. 2572 del 14 aprile 2023), l’Ispettorato del Lavoro ha ulteriormente chiarito le modalità di utilizzo dei sistemi di geolocalizzazione. L’installazione di tali strumenti deve essere preceduta da un accordo collettivo con le RSA o le RSU presenti. La procedura autorizzativa pubblica è considerata solo una soluzione eventuale, da adottare in assenza di rappresentanze sindacali o in caso di mancato accordo con i sindacati. Inoltre, l’Ispettorato ha precisato che il consenso dei singoli lavoratori non può sostituire l’accordo sindacale: l’installazione senza tale accordo è illegittima e penalmente sanzionata.

Dunque, anche se i permessi Legge 104 sono fondamentali per supportare i lavoratori che assistono familiari disabili, devono essere utilizzati correttamente per evitare abusi.

In conclusione, la geolocalizzazione può rappresentare uno strumento utile per i datori di lavoro per monitorare l’uso corretto dei permessi, ma il suo utilizzo è strettamente regolamentato per tutelare i diritti dei lavoratori. È essenziale che le aziende rispettino le normative vigenti e ottengano gli accordi necessari con le rappresentanze sindacali per garantire un equilibrio tra controllo e privacy dei dipendenti.

Riassumendo…

  • permessi 104 permettono ai lavoratori di assistere familiari disabili senza perdere retribuzione
  • uso improprio dei permessi 104 può portare a sanzioni e licenziamento
  • la geolocalizzazione per controllare i permessi richiede accordo sindacale o autorizzazione ITL (Ispettorato territoriale del lavoro)
  • il Garante Privacy impone accordi sindacali per la geolocalizzazione dei lavoratori
  • consenso individuale non sostituisce l’accordo sindacale per installare sistemi di controllo.