Si chiama Home Care Premium una misura destinata a persone che necessitano di un aiuto costante e continuo nello svolgere le normali attività della vita di tutti i giorni. Si tratta quindi di soggetti non autosufficienti. In pratica, la misura riguarda invalidi sotto i benefici della legge 104, che magari prendono pure l’accompagnamento. Una nostra lettrice ci chiede proprio del collegamento tra questa misura e l’indennità di accompagnamento.

“Mia mamma ha l’indennità di accompagnamento, avrebbe diritto anche al contributo Home Care Premium, con l’assunzione regolare di una badante.

Dal contributo home care premium verrà decurtato l’accompagnamento o sono due cose diverse? Grazie.”

Prima di rispondere al quesito della lettrice, meglio iniziare dalla base, cioè da cosa sono l’Home Care Premium e l’indennità di accompagnamento.

Home Care Premium: come funziona

Sul sito dell’INPS, l’Istituto ha una scheda dedicata proprio all’Home Care Premium con tanto di servizio attivo per le richieste. Tutto per consentire agli interessati, di presentare la domanda di assistenza sociale all’Istituto. Perché di fatto questa è proprio una misura di assistenza sociale, che consente a chi non è autosufficiente di godere di un sostegno economico e di servizi di assistenza alla persona.

Il contributo economico è indirizzato a consentire al diretto interessato di ottenere il rimborso per le spese sostenute per assumere la badante o chi presta assistenza domiciliare all’invalido. La prestazione economica offerta dalla misura viene chiamata prestazione prevalente, mentre i servizi aggiuntivi, che erogano enti e strutture in convenzione con l’INPS, sono le cosiddette prestazioni integrative.

Ecco che genere di disabile ha diritto alla misura

Non tutti i disabili possono avere accesso all’Home Care Premium. Infatti come si legge sul sito dell’INPS, la misura è rivolta a:

  • Lavoratori dipendenti iscritti alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali;
  • Pensionati iscritti alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali;
  • Coniugi senza sentenza di separazione;
  • Soggetti legati da unione civile e convivenza;
  • Fratelli, sorelle e affini di primo grado;
  • Parenti di primo grado anche non conviventi;
  • Minori orfani di dipendenti già iscritti alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali e di utenti pensionati della Gestione Dipendenti Pubblici.

Con l’Home Care Premium si può arrivare a prendere un contributo economico fino a 1.380 euro.

Un contributo comunque commisurato all’ISEE del richiedente e al grado di invalidità. Infatti la misura è erogata tramite bando e viene assegnata tramite graduatorie, basate sempre sulla situazione di gravità del disabile e sulla fascia ISEE. L’importo massimo infatti spetta a chi ha un ISEE non superiore a 8.000 euro ed è in fascia gravissima come disabilità.

Accompagnamento: cos’è e come funziona l’indennità

L’indennità di accompagnamento è una prestazione economica che spetta a invalidi gravi, che per colpa delle loro menomazioni fisiche, hanno oggettive difficoltà a compiere gli atti della vita di tutti i giorni e a deambulare se non con l’ausilio di un soggetto terzo, appunto l’accompagnatore. Anche in questo caso si parla di soggetti non autosufficienti.

In risposta alla nostra lettrice, che ci chiede se le due misure siano compatibili, la risposta è positiva. Infatti non c’è assolutamente incompatibilità tra indennità di accompagnamento ed Home Care Premium. Nonostante alla fine le due prestazioni le eroga l’INPS. Infatti sempre l’INPS sottolinea come l’Home Care Premium sia una misura appannaggio anche di soggetti con diritto all’indennità di accompagnamento. E l’INPS inserisce nella fascia gravissima dei potenziali aventi diritto all’Home Care Premium proprio i soggetti nell’orbita dell’assegno di accompagnamento.

Solo per completezza di informazione infatti bisogna dire che il disabile grave, ma senza indennità di accompagnamento, è considerato in fascia grave per l’Home Care Premium.

Invece il disabile con invalidità sotto il 100% ma più alta del 66% è considerato in fascia media. E sono proprio queste fasce quelle che finiscono con il determinare la compilazione della graduatoria da parte dell’INPS.

Va detto però che dal contributo dell’Home Care Premium va sottratto quanto percepito di indennità di accompagnamento. Essendo le due misure con il medesimo obiettivo, ovvero di consentire a un invalido di avere soldi per pagare un accompagnatore, dal punto di vista degli importi l’Home Care Premium deve essere al netto dell’accompagnamento.