I pensionati all’estero sono sotto tiro. Perché dal mese prossimo, quello di febbraio del 2022, occorrerà fornire queste prove. Precisamente, quelle relative all’esistenza in vita. E questo in accordo con un messaggio dell’INPS, il numero 4659 del 24 dicembre del 2021. Così come è riportato in questo articolo.

Nel dettaglio, i pensionati all’estero sono sotto tiro in quanto questi dovranno dimostrare proprio l’esistenza in vita. Con la procedura che, in particolare, sarà gestita da Citibank NA che, proprio per l’estero, è l’istituto di credito incaricato per il pagamento delle pensioni INPS.

L’Istituto di previdenza ha spiegato l’avvio di questa campagna di controlli con le difficoltà nel reperire dati ed informazioni aggiornate sugli italiani residenti all’estero che sono pensionati.

I pensionati all’estero sono sotto tiro. Dal mese prossimo occorre fornire queste prove

In particolare, ai pensionati all’estero sotto tiro proprio la Citibank NA, a partire dal mese di febbraio del 2022, invierà degli appositi moduli. Che sono finalizzati proprio ad accertare la loro esistenza in vita.

In alternativa alla procedura cartacea, per i pensionati all’estero che sono sotto tiro, è previsto pure l’inoltro online della documentazione. Ed eventualmente pure il riconoscimento e la prova dell’esistenza in vita del pensionato attraverso una videochiamata.

Quali percettori di assegni INPS dovranno fornire la prova dell’esistenza in vita

I pensionati all’estero che sono sotto tiro, per la prova dell’esistenza in vita, sono quelli residenti praticamente in tutto il mondo. La campagna di controlli INPS via Citibank NA, in particolare, partirà dall’America. Per poi proseguire in Asia ed in Estremo Oriente. Per poi andare a toccare pure l’Europa dell’Est ed i paesi limitrofi. I Paesi scandinavi, l’Africa, l’Europa e l’Oceania.

La campagna di controlli, in partenza il mese prossimo, si concluderà poi solo nel mese di gennaio del 2023.

Per i pensionati all’estero che sono sotto tiro, e che non forniranno prova dell’esistenza in vita, l’erogazione dell’assegno INPS sarà poi sospesa.