Secondo alcune indiscrezioni, il Governo starebbe pensando di riproporre l’ormai famosa misura del bonus 200 euro anche per i mesi di agosto o settembre.

Con un’inflazione così alta, ogni famiglia dovrà spendere circa 1.950 euro l’anno in più. Il contributo, dunque, copre soltanto il 10% di tale extra spesa.

Ad ogni modo, per un bonus 200 euro bis bisogna prima trovare le risorse. Risorse che (quantomeno in parte) potrebbero arrivare proprio grazie alla stessa inflazione. Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza.

Perché il contributo una tantum serve a poco?

Soltanto qualche settimana fa, Unimpresa (l’unione nazionale di impresa) ha pubblicato sul proprio sito un comunicato stampa con il quale, sostanzialmente, metteva in forte dubbio l’efficacia del bonus 200 euro, definendolo come “un sollievo momentaneo e comunque non sufficiente a coprire gli aumenti dei prezzi”.

“Con l’inflazione al 6,5% già adesso, si legge nel comunicato, ogni famiglia dovrà spendere circa 1.950 euro l’anno in più. I 200 euro annunciati dal governo (…) coprono solo il 10% della spesa in più provocata dall’inflazione e quindi dall’aumento di tutti i prezzi”.

Il presidente di Unimpresa, Giovanna Ferrara, concludeva che “servono interventi economici non solo più importanti, ma servono soprattutto interventi strutturali che siano stabili e durino nel tempo”.

Forse, anche per questo motivo, il Governo starebbe pensando ad un bonus 200 euro bis. il nuovo contributo, secondo alcune indiscrezioni, potrebbe arrivare già tra il mese di agosto e quello di settembre.

Bonus 200 euro anche ad agosto e settembre, il governo ci sta pensando

Secondo alcune indiscrezioni, il governo starebbe pensando di riproporre la misura del bonus 200 euro anche per i mesi di agosto o settembre. Il problema, ovviamente, sta nel trovare le risorse adeguate.

L’attuale contributo è stato finanziato con la tassa sugli extraprofitti delle aziende energetiche.

Le risorse per un bonus 200 euro bis, paradossalmente, tali risorse potrebbero arrivare anche grazie all’inflazione alta.

Il motivo è semplice: con un forte aumento dei prezzi, come quello che stiamo vivendo in questo periodo, si generano anche dei maggiori introiti dell’Iva. Oltre a questo, il settore del turismo sta vedendo una ripresa oltre le aspettative.

Ad ogni modo, allo stato attuale, il bonus 200 euro bis non niente di più che una semplice indiscrezione, ma gli elementi a favore di questa ipotesi sono molteplici. Ovviamente, vi aggiorneremo sugli sviluppi di questa vicenda.