Chiedere un prestito ad una banca piuttosto che ad una finanziaria oggi è una cosa assai comune. Perché il potere di acquisto di pensioni e stipendi è calato e l’inflazione la fa da padrona. Arrivare a fine mese per milioni di famiglie è diventata una specie di scalata dell’Everest. Ma il ricorso ai prestiti è una cosa comune anche per un acquisto improvviso, per il classico “sfizio” anche di chi non può certo essere considerato soggetto in difficoltà. Negli ultimi tempi sta tornando di moda la cambiale.

Questo strumento di pagamento infatti sembrava in disuso, soppiantato dai finanziamenti e dal credito al consumo che avevano preso piede da anni. Solo che adesso, alla luce della crisi, dei licenziamenti e delle difficoltà economiche anche delle banche, ottenere un prestito è diventato complicato.

Ottenere liquidità tramite cambiali, ecco come

Gli Istituti di Credito sono restii a concederli facilmente, perché pretendono garanzie. Ed a volte non basta nemmeno la busta paga o un reddito costante. A volte servono dei garanti, cioè persone che si affiancano a chi chiede il prestito e da garanzia che se non dovesse rimborsare il prestito chi lo richiede, ci penserà lui. Difficoltà queste che con le cambiali non si hanno.

“Buonasera, sono Sandro e sono in una situazione che si avvicina a grandi passi ad essere disperata. Ho bisogno di un prestito, ma diversi Istituti mi hanno chiuso la porta in faccia. Qualcuno perché mi ha chiesto il garante, ed io non ho nessuno che può essere usato così. Altri Istituti invece mi negano l’accesso al credito per via di alcune rate scadute di vecchi finanziamenti e liste nere. Stavo pensando alle cambiali, se è possibile ancora oggi usarle. Secondo voi faccio bene?”

Il ritorno delle cambiali per far fronte ai debiti, ecco perché servono e perché molti tornano ad usarle

Le cambiali stanno diventando sempre più utilizzate, dopo un periodo in cui erano cadute in disuso.

Soprattutto nel recupero crediti oggi le cambiali tornano prepotentemente ad essere usate. Ma oramai le cambiali diventano di nuovo strumento di largo utilizzo anche per chi ha già contratto dei debiti che non riesce ad onorare o per ottenere soldi liquidi dalla banca grazie allo sconto bancario tramite cambiali o ancora per il cosiddetto prestito con cambiali. Infatti una cambiale può essere girata ad una banca in cambio di soldi liquidi. In pratica la banca anticipa la diretto interessato l’importo della cambiale, naturalmente caricando interessi per il pagamento differiti, commissioni e spese di procedura. La cambiale rispetto al classico bollettino di conto corrente con cui sovente i debitori rimborsano le rate di un prestito ad una finanziaria, è un vero e proprio titolo esecutivo. Negli anni 70 e 80 infatti la cambiale era largamente usata per l’acquisto delle auto per esempio.

Come funziona una cambiale

La cambiale come meccanismo è abbastanza semplice. In pratica chi la firma è colui che chiede ad un altro soggetto di pagare qualcosa ad un terzo. Nella cambiale tratta, il traente è colui che ordina al trattario di pagare al beneficiario la somma. Nel vaglia cambiario, cioè nel pagherò, chi firma la cambiale è il debitore e dentro la cambiale c’è l’ordine di pagare una determinata cifra al beneficiario. In ogni caso chi non paga le cambiali va nel cosiddetto protesto, con l’ufficiale giudiziario o altro soggetto (notaio per esempio), che prima certifica il mancato pagamento del titolo di credito e poi da subito luogo alle azioni di forza, come i pignoramenti.

Cambiali più facili da usare e prestiti più semplici, ma sono più pericolose per il debitore

Il fatto che la cambiale sia un titolo esecutivo che tranquillizza il creditore è evidenziato anche da un altro fatto.

Nel settore del recupero crediti per esempio, sono molte le società che offrono sconti ad un debitore purché sottoscriva cambiali per l’importo residuo di un debito, al netto dello sconto stesso. Un esempio chiarirà meglio il tutto. La società di recupero crediti Y ha preso in carico il credito vantato da una finanziaria nei confronti del soggetto X. Il debito per l’acquisto di una auto nel 2019 del valore residuo di 8.000 euro con rate da 350 euro l’una da pagare tramite bollettini postali. Il debitore non paga e la società di recupero crediti arriva ad offrire un saldo e stralcio da 5.000 euro, anche a rate, ma con cambiali. Infatti finché un debito resta con i bollettini postali, nessun titolo esecutivo ha in mano la finanziaria e nemmeno la società di recupero crediti. Diventando cambiali tutto cambia.