La scadenza per il pagamento dell’acconto IMU 2024 si avvicina. Entro il 17 giugno (poiché il 16 cade di domenica), sarà necessario versare la prima rata dell’imposta municipale unica. Il saldo finale dovrà essere corrisposto entro il 16 dicembre dello stesso anno.

È fondamentale rispettare le scadenze e le modalità di pagamento dell’IMU 2024 per evitare sanzioni e interessi di mora. I contribuenti devono prestare particolare attenzione alla presenza di crediti da compensare, poiché influenzano le modalità di presentazione del Modello F24.
Inoltre, con le prossime modifiche normative in vigore dal 1° luglio 2024, è opportuno rimanere aggiornati sulle nuove regole per garantire la conformità alle normative fiscali.

Modalità di pagamento del tributo

Sulla base della normativa vigente, i titolari di partita IVA sono tenuti a utilizzare il Modello F24 telematico per il pagamento dell’IMU 2024, come negli anni precedenti. Se si intende compensare crediti, è obbligatorio presentare l’F24 attraverso i canali telematici dell’Agenzia delle Entrate, ossia Entratel o Fisconline. In questo caso, l’uso di servizi di home banking o internet banking non è consentito. Tuttavia, in assenza di crediti da compensare, l’F24 può essere inviato anche tramite home banking o internet banking.

Per i contribuenti non titolari di partita IVA, esistono diverse opzioni a seconda della presenza o meno di crediti da compensare. In assenza di crediti, è possibile utilizzare il Modello F24 in formato cartaceo oppure effettuare il pagamento tramite bollettino postale. Qualora ci siano crediti da compensare, anche questi soggetti dovranno utilizzare il Modello F24 telematico tramite Entratel o Fisconline, escludendo quindi l’home banking o l’internet banking.

I residenti all’estero che possiedono immobili in Italia possono pagare l’IMU tramite bonifico diretto al comune di ubicazione degli immobili, ma solo se non è possibile utilizzare il Modello F24 telematico.

Crediti utilizzabili per compensare l’IMU 2024

Per il pagamento dell’IMU 2024, sia dell’acconto che del saldo, è possibile utilizzare una varietà di crediti in compensazione.

Tra questi rientrano:

  • IRPEF (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche)
  • Addizionale comunale all’IRPEF
  • Addizionale regionale all’IRPEF
  • IRAP (Imposta Regionale sulle Attività Produttive)
  • Altri tributi locali, se ammessi dal comune
  • IVA (Imposta sul Valore Aggiunto)
  • Imposte sostitutive dell’IRPEF.

Quando vengono utilizzati questi crediti, sia i titolari di partita IVA che i non titolari devono avvalersi del Modello F24 telematico tramite i canali dell’Agenzia delle Entrate (Entratel/Fisconline).

A partire dal 1° luglio 2024 entreranno in vigore le nuove regole per la compensazione tramite F24 (ci saranno piccole modifiche). Fino al 30 giugno continueranno a valere quelle vigenti. Quindi, i titolari di partita IVA devono sempre utilizzare il Modello F24 telematico, con la possibilità di avvalersi anche dell’home banking o internet banking solo in assenza di crediti da compensare. I non titolari di partita IVA, invece, possono scegliere, in assenza di compensazioni, tra F24 telematico, F24 cartaceo e bollettino postale. Pagare l’IMU con bollettino può essere una modalità più semplice e comoda. Se ci sono crediti compensati, anche loro devono pagare con F24 telematico.

Riassumendo

  • scadenze IMU 2024: acconto il 17 giugno, saldo il 16 dicembre
  • modalità di pagamento: titolari di partita IVA usano F24 telematico tramite Entratel o Fisconline
  • alternative per non titolari: F24 cartaceo o bollettino postale senza crediti da compensare
  • residenti all’estero: pagano IMU tramite bonifico al comune se F24 telematico non è possibile
  • crediti compensabili: IRPEF, addizionali IRPEF, IRAP, IVA, imposte sostitutive e tributi locali
  • modifiche dal 1° luglio 2024: nuove regole per la compensazione tramite F24.