Dal momento che la pensione anticipata contributiva è stata inasprita da un certo punto di vista, ma alleggerita per alcuni lavoratori, molti si chiedono che importi finiranno con il percepire. Un interesse ancora maggiore sugli importi di questa misura, perché come vedremo diventano fondamentali anche per il diritto alla misura.

In pensione a 64 anni con 20 anni di contributi, ecco gli importi che si prendono

Molti lavoratori in procinto di andare in pensione con la pensione anticipata contributiva, si chiedono che tipo di importo finiranno con il percepire.

E la domanda nasconde due motivazioni. La prima è perché a tutti interessa l’importo della pensione che si prenderà, per una questione di tasca e di tenore di vita.

La seconda è che la misura ha un requisito in più rispetto al solito che è quello dell’importo soglia della pensione che non può essere inferiore ad un determinato limite che recentemente è stato aggiornato e differenziato per categorie.

“Buonasera, sono Paolo e sono interessato alla pensione anticipata contributiva che se non sbaglio deve essere pari ad almeno tre volte l’assegno sociale per essere erogata. Io ho solo vent’anni di contributi versati e da quando sono passato a lavorare nell’azienda di mio papà, sotto ingaggio cioè dal 2004, ho percepito sempre uno stipendio mensile di 4.500 euro. Volevo capire a quanto ammonterebbe la mia pensione futura, sempre se me la daranno a settembre, quando compio 64 anni di età.”

Il calcolo dei trattamenti interessa sempre

Effettivamente se c’è una cosa che interessa la stragrande maggioranza dei lavoratori che si accingono ad andare in pensione questa cosa è l’importo della prestazione. In pratica, la pensione che andranno a percepire. Sicuramente non c’è lavoratore a cui non interessi tutto questo. A maggior ragione se l’importo della pensione oltreché determinare il tenore di vita futuro di un pensionato, finisce con il determinare anche l’eventuale accesso alla pensione o meno.

Per ciò che stiamo dicendo è evidente che la pensione anticipata contributiva apre a un interesse molto alto per quanto riguarda le regole di calcolo. E anche l’importo delle pensioni. Una cosa da dire è che le regole di calcolo sono semplici da spiegare. Essendo la pensione anticipata contributiva, come recita il suo stesso nome, una misura destinata solo a chi non ha contributi prima del 1996, non ha regole di calcolo miste.

Significa che la prestazione è calcolata esclusivamente con il metodo contributivo. Un metodo basato sul montante dei contributi. Il classico salvadanaio dove il lavoratore mese dopo mese accantona contributi. Per poi aprirlo all’atto del pensionamento.

Pensione anticipata contributiva, le regole aggiornate dal 1°gennaio 2024

La pensione anticipata contributiva nel 2024 si centra con:

  • 64 anni di età;
  • 20 anni di contributi;
  • primo contributo a qualsiasi titolo versato non antecedente il 1996;
  • trattamento non inferiore a 3 volte l’assegno sociale.

Solo per le lavoratrici con 2 o più figli avuti nel corso della loro vita, la pensione può essere concessa se pari o superiore a 2,6 volte l’assegno sociale. Per quelle con un solo figlio, limite che sale a 2,8 volte l’assegno sociale.

Pensione anticipata con 20 anni di contributi, le regole del calcolo contributivo

Per le pensioni contributive contano i contributi e non le retribuzioni. Ma è altrettanto vero che più è alta la retribuzione più sale la pensione. Il nostro lettore ci dice di avere avuto uno stipendio fisso da 4.500 euro al mese per 20 anni. Ipotizzando quindi un montante di circa 386.000 euro, che rivalutato arriva a 400.000 euro (i lavoratori versano mensilmente il 33% della retribuzione previdenziale), il calcolo è semplice.

Infatti il montante dei contributi viene prima rivalutato ai vari tassi di inflazione anno dopo anno e poi viene moltiplicato per i cosiddetti coefficienti di trasformazione. Nel 2024 il coefficiente a 64 anni di età è pari a 5,184%.

Significa che la pensione spettante è pari a 20.736 euro all’anno. Significa una pensione da quasi 1.600 euro al mese, che non è detto quindi che valga la soglia minima per l’accesso.

Se consideriamo il nuovo assegno sociale passato da 503,27 euro al mese a 534 euro al mese per l’inflazione, la pensione soglia è pari a 1.602 euro al mese.