A partire dal prossimo settembre, le aziende avranno l’opportunità di accedere agli incentivi a fondo perduto per la specializzazione, promossi dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT). Questa iniziativa è volta a sostenere progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale di grande rilevanza strategica per il tessuto produttivo italiano.

Gli incentivi sono parte del Fondo per la crescita sostenibile (FCS) e mirano a supportare le imprese che hanno già ottenuto finanziamenti agevolati dal Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti in ricerca (FRI).

Questo supporto si concretizza in contributi diretti alla spesa per le attività progettuali, con la collaborazione di Cassa Depositi e Prestiti e delle banche aderenti all’Associazione bancaria italiana. La normativa di riferimento è il decreto del 14 settembre 2023 emanato dal Ministro delle Imprese e del Made in Italy.

Destinatari degli incentivi fondo perduto specializzazione

Gli incentivi a fondo perduto specializzazioni sono rivolti a imprese di ogni dimensione che abbiano almeno due bilanci approvati al momento della presentazione della domanda. Possono partecipare imprese che operano nei settori industriali, agroindustriali, artigianali, dei servizi all’industria e centri di ricerca. I progetti possono essere presentati sia singolarmente sia in forma congiunta.

Come il bonus ZES, anche per gli incentivi in questione, particolare attenzione è rivolta alle regioni meno sviluppate del Paese, quali Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. In queste aree, i progetti finanziabili devono essere in linea con le tematiche della Strategia nazionale di specializzazione intelligente (SNSI) e devono puntare allo sviluppo delle seguenti tecnologie abilitanti fondamentali:

  • Materiali avanzati e nanotecnologia;
  • Fotonica e micro/nano elettronica;
  • Sistemi avanzati di produzione;
  • Tecnologie delle scienze della vita;
  • Intelligenza artificiale;
  • Connessione e sicurezza digitale.

Requisiti dei progetti e importi

I progetti ammissibili devono mirare alla creazione di nuovi prodotti, processi o servizi, o al significativo miglioramento di quelli esistenti.

Devono essere realizzati in una o più unità locali situate nelle regioni meno sviluppate e prevedere costi ammissibili tra i 3 e i 20 milioni di euro. La durata dei progetti deve essere compresa tra 12 e 36 mesi e l’avvio deve avvenire successivamente alla presentazione della domanda.

I contributi a fondo perduto coprono una percentuale delle spese ammissibili che varia in base alla dimensione dell’impresa:

  • 30% per le piccole imprese;
  • 25% per le medie imprese;
  • 15% per le grandi imprese.

Inoltre, vi è una maggiorazione del 10% per i progetti realizzati nelle regioni del Mezzogiorno, per quelli con partenariati tra piccole e medie imprese, o per quelli che garantiscono un’ampia diffusione dei risultati a prezzi di mercato.

Oltre ai contributi diretti, è previsto un finanziamento agevolato da parte di Cassa Depositi e Prestiti, pari al 50% delle spese ammissibili. Se le piccole e medie imprese accedono alla maggiorazione del contributo alla spesa del 10%, il finanziamento agevolato è ridotto al 40%. Inoltre, previsto un finanziamento bancario pari almeno al 20% delle spese ammissibili, previo superamento di una valutazione creditizia positiva da parte di una banca finanziatrice.

Incentivi fondo perduto specializzazione: presentazione domande

Il decreto direttoriale sugli incentivi fondo perduto specializzazione stabilisce che le domande di accesso possono essere presentate a partire dalle ore 10.00 del 10 settembre 2024. Le imprese possono inviare progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale con costi tra 3 e 20 milioni di euro. La procedura di compilazione delle domande sarà disponibile sul sito del soggetto gestore a partire dal 2 settembre 2024.

In conclusione, gli incentivi a fondo perduto per la specializzazione rappresentano un’opportunità significativa per le imprese che vogliono investire in ricerca e sviluppo. Contribuendo così alla crescita sostenibile e all’innovazione tecnologica del Paese. Le aziende interessate devono quindi prepararsi per tempo, rispettando i criteri di ammissibilità e le scadenze previste, per sfruttare al meglio questa occasione di finanziamento e supporto.

Riassumendo…

  • Accesso agli incentivi a fondo perduto per specializzazione dal MIMIT in settembre.
  • Sostegno a progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale strategici.
  • Destinato a imprese di ogni dimensione con almeno due bilanci approvati.
  • Progetti realizzati nelle regioni meno sviluppate e allineati con la SNSI.
  • Contributi fino al 30% e finanziamenti agevolati da Cassa Depositi e Prestiti.
  • Domande dal 10 settembre 2024, con costi tra 3 e 20 milioni di euro.