L’articolo 8 del decreto-legge 21 ottobre 2021, n. 146 ha stabilito che il periodo di quarantena con sorveglianza per contatto Covid è equiparato (nuovamente) alla malattia, a fronte di apposito stanziamento.

L’Inps, con il messaggio n. 4027 del 18 novembre 2021, ha reso noto che procederà quindi al “riconoscimento della prestazione in argomento ai lavoratori del settore privato aventi diritto alla tutela previdenziale della malattia, secondo le consuete modalità, anche per gli eventi verificatisi nel corso dell’anno 2021, seguendo un ordine cronologico”.

Quanto appena detto è stato reso possibile grazie ad un nuovo stanziamento pari a 976,7 milioni di euro per l’anno 2021.

Vediamo meglio di cosa si tratta.

Quarantena equiparata a malattia, stanziate nuove risorse

Ai fini dell’erogazione dell’indennità economica correlata alle prestazioni in argomento, il decreto-legge del 21 ottobre 2021 ha previsto che “dal 31 gennaio 2020 fino al 31 dicembre 2021 gli oneri a carico dell’INPS sono finanziati dallo Stato nel limite massimo di spesa di 663,1 milioni di euro per l’anno 2020 e di 976,7 milioni di euro per l’anno 2021, dando priorità agli eventi cronologicamente anteriori”.

Ricordiamo che, inizialmente, il legislatore non aveva stanziato alcuna risorsa per il 2021 e lo stesso istituto, già ad agosto, comunicava che, proprio per questo motivo, l’indennità di malattia per quarantena Covid non poteva essere erogata per gli eventi avvenuti relativi al 2021, ma solo per tutto il 2020 nel limite delle risorse stanziate.

Dopo varie proteste da parte dei sindacati, il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, si era impegnato a trovare nuove risorse necessarie per rifinanziare la misura in argomento.

 

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