Oggi l’ISEE è diventato uno dei documenti più importanti del panorama fiscale italiano. Grazie a questo indicatore di situazione economica equivalente si può accedere a molte agevolazioni per pagare meno tasse o per ottenere prestazioni sociali maggiorate. Come l’assegno unico familiare per figli a carico, il reddito di inclusione, il bonus per l’acquisto di elettrodomestici, il bonus per l’asilo nido o gli sconti in bolletta.

L’ISEE rappresenta indicatore che misura la condizione economica delle famiglie. È un parametro che tiene conto del reddito, del patrimonio e delle caratteristiche del nucleo familiare.

Il valore dell’ISEE è espresso in una scala da 0 a 40.000 euro. Un valore più basso indica una condizione economica più svantaggiata. Il calcolo è effettuato dall’Inps sulla base dei dati contenuti nella Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), che deve essere presentata dal nucleo familiare.

ISEE incompleto, cosa si rischia

Questo documento, diventato molto importante per beneficare delle agevolazioni fiscali, è controllato ai raggi X, non solo dall’Inps, ma anche dall’Agenzia delle Entrate e dalla Guardia di Finanza. In caso di accesso a prestazioni sociali mediante ISEE errato o incompleto si rischiano pesanti sanzioni pecuniarie e anche denunce penali.

Più esattamente, se la DSU (dichiarazione sostitutiva unica) utilizzata per calcolare l’ISEE è incompleta o errata, si possono incorrere in sanzioni come stabilito dalla legge n. 488/1999, art. 71. In particolare, le sanzioni sono le seguenti:

  • Sanzione amministrativa pecuniaria da 5.000 a 25.000 euro, in base al beneficio economico ricevuto indebitamente;
  • Recupero delle somme indebitamente percepite, con gli interessi legali.

Inoltre, è possibile che l’ente erogatore della prestazione sociale agevolata richieda la restituzione del beneficio ricevuto.

Ad esempio, se una famiglia presenta una DSU incompleta per ottenere l’assegno di maternità, e in base all’ISEE calcolato in tal modo la famiglia risultava avere diritto all’assegno, ma in realtà non ne aveva diritto, la famiglia dovrà restituire l’assegno percepito, con gli interessi legali.

Come avvengono i controlli su ISEE

L’ente erogatore della prestazione sociale agevolata può avviare i controlli sulla DSU presentata in qualsiasi momento, anche a distanza di anni. Pertanto, è importante compilare la DSU con cura e attenzione, avendo cura di indicare tutti i dati richiesti, e di conservare le ricevute di tutti i documenti presentati.

In caso di errori od omissioni nella DSU, è possibile presentare una nuova DSU correggendo gli errori. Se la nuova DSU determina un ISEE più basso, la famiglia potrà beneficiare di una riduzione del beneficio sociale agevolato.

A cosa prestare la massima attenzione

Poiché l’indicatore economico si basa sui dati presentati in via autonoma dal soggetto o dal nucleo familiare richiedente è opportuno prestare la massima attenzione a ciò che si dichiara. La DSU deve contenere i seguenti dati:

  • Redditi di tutti i componenti del nucleo familiare, compresi i redditi da lavoro dipendente, da lavoro autonomo, da pensione, da capitale, ecc;
  • Patrimonio mobiliare, come conti correnti, titoli, ecc;
  • Patrimonio immobiliare, come case, appartamenti, ecc;
  • Numero di componenti del nucleo familiare.

In caso di errori od omissioni è possibile presentare una nuova DSU in qualsiasi momento, anche se il nucleo familiare non ha subito variazioni. Così come è doveroso fare il rinnovo ISEE in caso di variazioni della situazione economica del nucleo familiare.

Riassumendo…

  • L’ISEE è uno strumento importante per garantire l’accesso alle prestazioni sociali agevolate.
  • In caso di errori od omissioni si rischiano sanzioni pecuniarie e anche denunce penali.
  • L’ente erogatore della prestazione è tenuto a recuperare eventuali somme di denaro concesse a seguito di ISEE errato o incompleto.