In Redazione di Investire Oggi è arrivato un interessante quesito sulla pensione dei forfettari. Ossia sul taglio dei contributi INPS da versare per artigiani e commercianti che sono in regime forfettario. Si tratta di un’opzione non di una scelta obbligata. Infatti, la partita Iva può anche decidere di pagare i contributi senza sconti.

“Buongiorno, sto per aprire la partita Iva in regime forfettario. So della possibilità di sfruttare lo sconto del 35% sui contributi da versare all’INPS. Basta presentare domanda telematica tramite il proprio cassetto previdenziale artigiani e commercianti.

Non mi è chiara una cosa però, se opto per la possibilità di versare meno contributi, quali sono le conseguenze che avrò sulla pensione? Grazie.”

Il regime forfettario e lo sconto sui contributi INPS

La possibilità di versare meno contributi INPS per la pensione dei forfettari è espressamente prevista per legge.

Infatti, il comma 77 della Legge 190/2014 prevede che:

il reddito forfettario determinato ai sensi dei precedenti commi costituisce base imponibile ai sensi dell’articolo 1 della legge 2 agosto 1990, n. 233. Su tale reddito si applica la contribuzione dovuta ai fini previdenziali, ridotta del 35 per cento. Si applica, per l’accredito della contribuzione, la disposizione di cui all’articolo 2, comma 29, della legge 8 agosto 1995, n. 335.

Dunque, artigiani e commercianti possono versare i contributi con un taglio del 35%. Lo sconto opera sia sui contributi dovuti entro il minimale reddituale sia su quelli dovuti oltre il minimale reddituale.

Ci sono degli intrecci anche tra pensione del forfettario e opzione Donna.

La pensione del forfettario. Conviene risparmiare sui contributi? (Quesito)

Se versare meno contributi può essere vantaggioso perché si risparmia liquidità, la stessa cosa non si può dire ai fini pensionistici.

Infatti,  ai fini dell’accredito della contribuzione versata, si applica l’art. 2 comma 29 della legge 8 agosto 1995, n. 335.

Articolo in base al quale, il pagamento di un importo pari al contributo calcolato sul minimale di reddito, attribuisce il diritto all’accreditamento di tutti i contributi mensili relativi a ciascun anno solare cui si riferisce il pagamento.

Questo passaggio viene spiegato meglio dall’INPS con la circolare n°29/2015.

In tale sede l’istituto di previdenza ha spiegato che:

il calcolo del dovuto deriverà dall’applicazione della riduzione (-35%) prevista per legge sul contributo complessivo, riferito sia al minimale di reddito, che all’eventuale parte di reddito eccedente il minimale. Nel caso in cui l’importo complessivamente versato risulti inferiore all’importo ordinario della contribuzione dovuta sul minimale di reddito, verrà accreditato un numero di mesi proporzionale a quanto versato.

Gli effetti sulla pensione del forfettario

Dunque per vedersi accreditati 12 mesi di contribuzione dovrà essere versata una somma pari all’importo della contribuzione dovuta sul minimale. In caso contrario verrà accreditato un numero di mesi proporzionale a quanto versato, dunque inferiore a 12 mesi.

Infine, è utile ricordare che i soggetti che intraprendono una nuova attività nel 2024, per la quale intendono aderire al regime agevolato, devono comunicare tale volontà con la massima tempestività rispetto alla ricezione del provvedimento d’iscrizione. In modo da consentire all’INPS, la corretta e tempestiva predisposizione della tariffazione annuale.

Il nostro lettore dovrà considerare tutte queste indicazioni prima di scegliere se richiedere o meno lo sconto sui contributi. Il consiglio potrebbe essere quello di sfruttare lo sconto per i primi anni dell’attività in cui magari si avranno meno disponibilità liquide.

Successivamente, la rinuncia al taglio contributivo potrà essere richiesta in qualsiasi momento. Con effetti dall’anno successivo a quello di richiesta di cessazione.

Riassumendo…

  • I forfettari hanno diritto a uno sconto del 35% sulla contribuzione INPS artigiani e commercianti;
  • per richiederlo basta presentare domanda telematica all’INPS;
  • il pagamento di un importo pari al contributo calcolato sul minimale reddituale, attribuisce il diritto all’accreditamento di tutti i contributi mensili relativi a ciascun anno solare cui si riferisce il pagamento (12 mesi pieni).