Aumentano anche per quest’anno i contributi obbligatori Inps dei lavoratori agricoli. Per effetto della legge 233/1990 crescono nel 2023 gli importi che coltivatori diretti, coloni e mezzadri devono versare ogni mese all’Inps.

A specificare i nuovi importi di contributi obbligatori dei suddetti lavoratori è la circolare Inps n.74 del 25 giugno 2024. Essa riguarda specificatamente la contribuzione IVS dovuta dai coltivatori diretti, coloni, mezzadri e imprenditori agricoli professionali. In sintesi, per quest’anno gli agricoltori dovranno versare qualcosa in più rispetto al 2023 come conseguenza della variazione al rialzo del reddito giornaliero di riferimento.

Quanto bisogna pagare nel 2024

La contribuzione IVS dovuta dagli agricoltori iscritti al Inps – spiega la circolare – è determinata applicando le aliquote di finanziamento al reddito convenzionale. Esso è individuato in base alla classificazione delle aziende nelle 4 fasce di reddito indicate nella “Tabella D” allegata alla circolare di cui sopra.

Il reddito convenzionale per ciascuna fascia è determinato moltiplicando il reddito medio convenzionale giornaliero di 63,06 euro per il numero di giornate indicate nella citata “Tabella D”, in corrispondenza della fascia di reddito in cui si colloca l’azienda. Lo scorso anno l’importo era 61,98 euro.

Ne scaturisce che il reddito medio convenzionale per il 2024 oscilla tra i 9.837 euro a 19.675 euro all’anno. Pertanto, le aliquote IVS da applicare ai coltivatori diretti, mezzadri, coloni e imprenditori agricoli professionali per l’anno 2024 sono pari alla misura del 24%.

I contributi addizionali Inps dovuti dai lavoratori agricoli

Oltre all’aliquota obbligatoria IVS sopra indicata, è previsto il versamento di un contributo addizionale in misura fissa pari a 0,79 euro al giorno. Questo è calcolato nel limite massimo di 156 giornate di lavoro annue per ciascuna unità attiva.

A questa cifra va sommato il contributo per maternità e la contribuzione dovuta al Inail. Per il 2024, il contributo annuo degli agricoltori ai fini della copertura degli oneri derivanti dalle prestazioni di maternità non cambia.

Resta fissato nella misura di 7,49 euro all’anno ed è dovuto per ciascun lavoratore iscritto alla Gestione dei coltivatori diretti, coloni e mezzadri Inps.

Anche il contributo Inail, dovuto per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali dai coltivatori diretti, coloni e mezzadri, per l’anno 2024 non cambia. Resta fissato nella misura di: 768,50 euro per la generalità degli agricoltori. Mentre scende a 532,18 per i territori montani e le zone svantaggiate.

Complessivamente nel 2024 i coltivatori diretti dovranno versare un contributo che va da 3.260,20 euro a 5.621,16 euro. Mentre gli IAP la cifra oscilla tra i 2.491,70 euro ei 4.852,66 euro a seconda della classe di reddito.

I pagamenti dovranno essere effettuati mediante modelli F24 che saranno resi disponibili nel cassetto previdenziale per lavoratori autonomi agricoli. Le date di scadenza sono: il 16 luglio 2024, il 16 settembre 2024, il 18 novembre 2024 e il 16 gennaio 2025.

Riassumendo…