Il lavoro all’estero è un’ipotesi che stai considerando per cambiare vita in questa seconda metà del 2017? Dopo le vacanze estive, magari dopo aver visitato un Paese straniero per le ferie e aver constatato dal vivo come si vive fuori dall’Italia, in molti vagliano questa come possibilità per cambiare vita partendo dal lavoro. Come scegliere dove trasferirsi? Sicuramente la pressione fiscale rappresenta un parametro importante quando si mettono a confronto gli stipendi di posizioni simili in Stati diversi.

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Lo studio dell’Institut Économique Molinari (IEM), ha realizzato una mappa degli “inferni fiscali” in Europa.

Non stupisce forse di trovare l’Italia nella top ten dei Paesi in Europa con le tasse più alte ma c’è chi fa peggio di noi.

Tasse più alte: ecco dove in Europa si paga più che in Italia

Al primo posto si piazza la Francia che, con una pressione fiscale del 57,53%, sorpassa il Belgio (56,9%). Ci precedono in questa classifica anche Austria (54,7%), Ungheria (54,1%), Germania (52,36%) e Grecia (51,48%).
L’Italia è settima: da noi l’aliquota fiscale reale media si attesta al 50,13% il che mediamente significa che lavoriamo 183 giorni l’anno per pagare le tasse.
Chiudono la classifica dei dieci Paesi europei con la pressione fiscale più alta Romania (47,62%), Finlandia (47,33%) e Svezia (47,13%).

Pagare meno tasse, ecco dove conviene trasferirsi in Europa

Tra i 28 Stati membri dell’UE, Cipro in cui si pagano le tasse più basse, con un’aliquota del 23,85% (meno della metà della Francia ma anche dell’Italia).
Certo l’aliquota delle tasse è solo un criterio, che va ovviamente letto in parallelo con altri benefici e con la media degli stipendi e il costo della vita. Perché è intuitivo che, se le tasse servono a finanziare servizi, i contribuenti le pagano più volentieri. Tuttavia se uno dei motivi per cui state pensando di andare a lavorare all’estero è che siete stanchi di pagare tasse alte, questo studio vi offre qualche suggerimento utile su dove andare e dove no.

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