Allarme rosso per le pensioni 2022 che sono sempre più svalutate. A causa della guerra in Ucraina e del caro energia che sta avendo un impatto negativo sull’inflazione. Visto che il carovita per il 2022 nel nostro Paese è uno dei problemi più gravi al momento da affrontare.

Inoltre, le pensioni 2022 sono sempre più svalutate con guerra e caro energia nel breve termine. Ma la questione relativa alla perdita del potere d’acquisto in Italia, per i pensionati, è di lungo corso. A causa dei blocchi alle rivalutazioni degli assegni INPS che ci sono stati negli ultimi anni.

Le pensioni 2022 sempre più svalutate con guerra e caro energia, ecco come invertire la rotta

Non a caso, proprio per le pensioni 2022 sempre più svalutate, gli esponenti del Sindacato della UIL Carmelo Barbagallo e Domenico Proietti sono tornati a chiedere al Governo italiano provvedimenti proprio a tutela del potere d’acquisto dei pensionati. Evitando così, come purtroppo è avvenuto nel passato, che lo Stato italiano veda le pensioni come una sorta di bancomat.

Ampliare la platea dei percettori della quattordicesima mensilità aumentandone l’importo. È questa una delle proposte della UIL per far fronte proprio alle pensioni 2022 che sono sempre più svalutate. Ma anche la riduzione della pressione fiscale sugli assegni INPS. In modo tale che arrivino più soldi direttamente nelle tasche dei pensionati.

Per la tutela del potere d’acquisto dei pensionati servono risposte immediate

In altre parole, considerando che le pensioni 2022 sono sempre più svalutate con guerra e caro energia, la UIL chiede al Governo italiano risposte immediate ed urgenti. Proprio per tutelare il potere d’acquisto dei pensionati. Al punto che il problema legato al carovita è diventato primario e di assoluta priorità nel nostro Paese anche rispetto alla revisione della previdenza pubblica. Perché, in sostanza, al momento la riforma delle pensioni 2023 è l’ultimo dei pensieri del Governo Draghi con tutti questi rischi che l’Italia corre.