Il lavoratore che per questioni di salute deve assentarsi dal posto di lavoro ha diritto all’indennità di malattia. In pratica al netto dei tre giorni di indennità completamente a carico dell’azienda, gli altri giorni di assenza dal posto di lavoro vengono risarciti dallo Stato.

Oggi però non parliamo dell’indennità, delle cifre e delle regole per cui ad un lavoratore dipendente spetta questa indennità. Parliamo di visite fiscali perché dopo una sentenza del TAR (Tribunale Amministrativo Regionale) del Lazio, cambiano gli orari delle visite fiscali per alcuni lavoratori.

E adesso vedremo cosa cambia nello specifico e per chi.

“Buonasera sono un lavoratore pubblico perché lavoro all’ufficio anagrafe di un piccolo Comune in Basilicata. Sono tre giorni che sto in malattia perché ho una infiammazione piuttosto seria che non mi consente di stare in piedi. Il medico mi ha dato per il momento sette giorni di malattia ma ha detto che la cura che devo sostenere durerà non meno di una ventina di giorni e quindi dovrà allungare la malattia con un altro certificato medico. A prescindere dal fatto che non mi posso alzare e quindi sono perfettamente reperibile alle viste fiscali nell’eventualità che queste vengano ordinate nei miei confronti, mi chiedevo quali sono le fasce orarie. Perché mi pare che qualcosa è cambiato da questo punto di vista. Mi pare che hanno accorciato le ore in cui uno deve essere a disposizione per l’eventuale controllo dei medici dell’INPS. Ho ragione?”

Malattia: nuovi orari visite fiscali, ecco cosa cambia e per quali lavoratori

Quando un lavoratore si mette in malattia su di lui ricade sostanzialmente un unico obbligo. Infatti deve essere reperibile all’eventuale visita fiscale da parte dei medici accertatori dell’INPS. I medici infatti possono recarsi a domicilio del lavoratore, cioè al luogo da lui indicato dove dovrà avere decorso la sua malattia, per la cosiddetta visita fiscale.

E l’obbligo di reperibilità non può essere disatteso dai lavoratori perché si rischiano pesanti sanzioni disciplinari.

Rischi che vanno dalla perdita di alcuni giorni di malattia, alla perdita di tutta l’indennità e persino al licenziamento disciplinare. Una recente sentenza del TAR del Lazio ha modificato gli orari di reperibilità durante la malattia per alcuni lavoratori. Ecco perché molti si chiedono cosa effettivamente cambia adesso e quali sono gli orari in cui i lavoratori devono farsi trovare a casa dall’eventuale visita fiscale dei medici.

Lavoro pubblico, orari di reperibilità più corti

Il TAR del Lazio ha stabilito che la differenza di orari di reperibilità tra lavoratori dipendenti del settore privato e lavoratori dipendenti del settore pubblico era sbagliata. Il diritto alla salute e al lavoro, con la necessità di equità tra lavoratori ha portato il TAR a dare ragione a un ricorso del sindacato della polizia penitenziaria che contestava proprio l’orario di reperibilità più lungo dei lavoratori pubblici rispetto ai privati.
Nel settore pubblico gli orari di reperibilità erano:

  • Dalle ore 09:00 alle ore 13:00;
  • Dalle ore 15:00 alle ore 18:00.

Adesso anche i dipendenti pubblici, a seguito del messaggio dell’INPS sugli orari delle visite fiscali, non dovranno seguire le stesse regole di prima. Equiparati quindi ai dipendenti del settore privato. Che da sempre devono rispettare le seguenti fasce orarie di reperibilità:

  • Dalle ore 10:00 alle ore 12:00;
  • Dalle ore 17:00 alle ore 19:00.

Sono queste quindi le nuove fasce, che valgono sia per il settore privato che per il pubblico impiego, che pertanto si vede accorciare le ore di reperibilità rispetto alle regole precedenti.

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