Indicatori economici in salita, entrate fiscali positive e crescita sono ciò che adesso potrebbero permettere al governo di varare una serie di misure a favore dei contribuenti. Un aiuto alle famiglie più in difficoltà, ma anche un miglioramento per le famiglie del ceto medio. Da indiscrezioni che riguardano la stesura della legge di Bilancio, da interviste a noti esponenti politici e da ciò che ultimamente ha detto uno dei responsabili del MEF del Ministro Giancarlo Giorgetti, cioè il Vice Ministro dell’Economia, Maurizio Leo, tante buone notizie potrebbero arrivare per le famiglie italiane in materia economica.

In attesa che la manovra di Bilancio veda i natali, ecco le ultime anticipazioni.

Manovra, in arrivo bonus, agevolazioni fiscali e aiuti per le famiglie fino al ceto medio

Non sarà una manovra ricca, non ci saranno sperperi, ma questo non vuol dire che la legge di Bilancio del governo Meloni sarà povera di misure di welfare per le famiglie. L’esecutivo starebbe studiando nuove misure per sostenere le famiglie italiane, tra sostegno a quelle più a basso reddito e alleggerimento della pressione fiscale per quelle del ceto medio. Recentemente in una intervista il Vice Ministro all’Economia e alle Finanze Maurizio Leo ha messo alcuni punti in evidenza. Punti allo studio del governo, tra cui l’anticipo del cosiddetto Bonus Epifania da 100 euro.

Lo chiamano Bonus Befana e da programma doveva partire a gennaio, in concomitanza con l’Epifania, ultima festività del periodo natalizio. Anziché mandarlo a gennaio, ecco che si pensa ad un anticipo a dicembre, quando notoriamente il periodo delle festività comporta maggiori spese per le famiglie.

Misure per le famiglie con figli, anche per rilanciare la natalità, anticipazioni della prossima manovra di Bilancio

Tra gli altri interventi annunciati, un potenziamento potrebbe giungere anche per l’Assegno Unico e Universale sui figli a carico.

La misura comune alla stragrande maggioranza delle famiglie con figli sotto i 21 anni, valida per dipendenti, autonomi, disoccupati, pensionati e fruitori di sussidi, potrebbe essere potenziata. Questo nel merito delle parole di Leo e di altri soggetti vicini al dossier legge di Bilancio.

Per il come ed il quando bisognerà attendere gli sviluppi del lavoro sulla manovra. Resta il fatto che evidentemente sull’Assegno Unico e Universale sui figli a carico il governo punta sia dal punto di vista del sostegno alle famiglie che per il rilancio della natalità. Che era e resta un problema piuttosto grave per lo Stato.

I ritocchi all’IRPEF e come sarà la nuova imposizione fiscale

La classe media poi dovrebbe trovare una buona novella da quello che ormai molti danno per certo, ovvero la nuova rimodulazione dell’IRPEF. Pare infatti che sia assai probabile che venga di nuovo ritoccata l’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche che già recentemente (da gennaio 2024) ha visto il taglio degli scaglioni da 4 a 3 con alleggerimento della pressione fiscale fino a 28.000 euro.

Se ad inizio anno e con la precedente manovra di Bilancio, fu accorpato il vecchio secondo scaglione da 15.000 a 28.000 euro ad aliquota 25%, nel primo con l’aliquota al 23%, adesso si guarda oltre. Il secondo scaglione che oggi prevede l’aliquota IRPEF al 35% su redditi oltre 28.000 euro e fino a 50.000 euro, passerebbe ad aliquota al 33% ma per redditi sempre oltre 28.000 euro, ma fino a 60.000 euro.

Altre novità in arrivo per le famiglie dalla manovra di Bilancio

Sempre dal punto di vista fiscale, ecco un’altra potenziale novità in arrivo. Che riguarda le famiglie con figli per le quali si stanno studiando novità riguardanti le detrazioni. Introducendo delle detrazioni specifiche per le famiglie con figli, si verrebbe incontro alle esigenze economiche delle famiglie. A dire il vero questo provvedimento, almeno per quanto anticipato dal Vice Ministro Leo, sarebbe alternativo al potenziamento dell’Assegno unico e Universale sui figli a carico.

Resta evidente la volontà del governo di operare, nella manovra di Bilancio a favore di famiglie con figli a carico, sempre per favorire il rilancio delle nascite prima citato. E non va sottovalutata l’ipotesi di allargare fino a 12.000 euro la cosiddetta no tax area. Infatti il potenziamento di questo limite potrebbe dare ossigeno a quelle famiglie che effettivamente per poco superano l’attuale limite di 8.500 euro.