Presto sarà possibile modificare e presentare il modello 730 precompilato all’Agenzia delle Entrate. A partire dal 20 maggio, i contribuenti italiani potranno iniziare a presentare la loro dichiarazione dei redditi. Utilizzando il modello 730, il contribuente ha diritto a ricevere gli eventuali conguagli a credito dell’INPS direttamente in busta paga o nel cedolino della pensione.

In alternativa, sempre tramite il 730, il contribuente verserà le imposte a debito in busta paga o nel cedolino della pensione. Questo è possibile solo se si utilizza la versione normale del 730, che include i dati del datore di lavoro o dell’ente pensionistico.

Esiste tuttavia anche una versione del 730 senza sostituto di imposta. Ma quali sono le differenze tra le due versioni e perché in alcuni casi l’uso di una specifica versione non è una libera scelta del contribuente ma è obbligatoria?

Ecco i tanti dubbi dei contribuenti

Presentare il modello 730 normale o senza sostituto di imposta può dipendere dalla situazione individuale di ciascun contribuente. Riceviamo molte lettere di lettori che esprimono dubbi e perplessità, spesso perché le risposte fornite dai professionisti abilitati non sono chiare e definitive.

“Buonasera, sono Pietro, un pensionato di 69 anni che sta per presentare il suo modello 730. L’anno scorso ho fatto lo stesso e ad agosto l’INPS mi ha versato solo 200 euro di pensione perché oltre 700 euro sono stati trattenuti per il versamento delle tasse. Non voglio ripetere la stessa esperienza e sto considerando il 730 senza sostituto, perché preferisco versare le tasse io stesso tramite il modello F24 piuttosto che ricevere una pensione praticamente azzerata ad agosto. So che alla fine non cambia nulla, ma per una mia preferenza personale vorrei optare per questa soluzione. Tuttavia, il mio CAF mi ha detto che non è possibile. Voi cosa ne dite?”

Modello 730 con o senza sostituto, IRPEF a rate o in unica soluzione, ecco i suggerimenti

Il 730 precompilato può essere presentato e modificato tramite un CAF, un commercialista, un altro professionista del settore o autonomamente tramite i servizi digitali dell’Agenzia delle Entrate, accessibili con SPID, CIE o CNS.

In risposta al quesito del nostro lettore, è importante sottolineare che esistono notevoli differenze tra il 730 con sostituto e quello senza.

Nel caso del 730 con sostituto, il contribuente, indicando il proprio datore di lavoro o l’INPS come sostituto, può gestire tutto direttamente in busta paga o cedolino. Con il 730 senza sostituto, invece, le eccedenze di imposta a credito vengono versate direttamente sul conto corrente del contribuente dall’Agenzia delle Entrate, o le imposte a debito vengono pagate tramite modello F24.

Per i contribuenti con sostituto, i conguagli fiscali vengono gestiti nei mesi estivi, mentre con il 730 senza sostituto, i rimborsi vengono erogati a dicembre.

Imposta spalmata in più mesi, ecco come

Per i contribuenti che devono versare l’IRPEF e le addizionali, il pagamento deve essere effettuato entro una data prestabilita tramite il modello F24. Tuttavia, avendo un sostituto di imposta come l’INPS, il nostro lettore potrebbe utilizzarlo, anche se i CAF tendono a preferire l’uso del sostituto quando presente. Alternativamente, nella versione fai-da-te della dichiarazione, il contribuente può gestire tutto autonomamente.

Tuttavia, per evitare di rimanere senza pensione in agosto, il nostro lettore potrebbe optare per il versamento rateale dell’imposta, anche attraverso il sostituto, distribuendo le trattenute nei mesi successivi alla dichiarazione fino a novembre 2024, quando si dovrà versare l’acconto per il 2025.

Modello 730 senza sostituto, ecco quando si deve presentare per forza

Il modello 730 senza sostituto si è introdotto per facilitare i conguagli fiscali anche per chi non ha un datore di lavoro nei mesi tipici per il recupero delle imposte. Nel caso di imposta a debito, il versamento deve essere effettuato autonomamente, proprio perché manca un ente che possa gestire le trattenute.

Questo modello è particolarmente indicato per chi ha perso il lavoro e per chi ha datori di lavoro con limitata capacità fiscale. O per chi è impiegato in aziende in crisi. Chi non si trova in queste condizioni farebbe bene a procedere con il 730 normale. Anche per la sollecitudine con cui può ricevere ciò che gli spetta.