Il Modello CUPE 2024 serve a certificare, con riferimento all’anno d’imposta 2023, gli utili e i proventi equiparati percepiti dai soggetti residenti nel territorio dello Stato e derivanti dalla partecipazione a soggetti IRES, residenti e non residenti, in qualunque forma corrisposti. Nel dettaglio, dunque, contiene:

  • gli utili percepiti da chi ha partecipazioni in società soggette a IRES;
  • le ritenute operate su questi utili prima della loro erogazione.

Al pari della CU (Certificazione Unica), in cui sono indicati i redditi corrisposte dal datore di lavoro e le ritenute operate nell’anno d’imposta di riferimento, anche il CUPE serve al contribuente ai fini della sua dichiarazione redditi.

Gli utili e le relative ritenute devono essere dichiarati nel 730 o Modello Redditi a seconda del modello dichiarativo utilizzato.

Scadenza e contenuto

Il modello CUPE/2024 deve essere rilasciato, ai percettori di utili nel 2023, entro il 16 marzo 2024 che, essendo sabato, può slittare al 18 marzo. Dunque, stessa scadenza di consegna della CU/2024.

A differenza della CU, tuttavia, il CUPE non deve essere inviato all’Agenzia Entrate. Il CUPE/2024 ricevuto dal contribuente gli servirà ai fini del suo Modello 730/2024 (scadenza 30 settembre 2024) o Modello Redditi 2024 (scadenza 15 ottobre 2024). In esso sono principalmente certificate le somme riferite:

  • alle riserve di utili distribuite;
  • alle riserve di capitale distribuite;
  • agli utili derivanti dalla partecipazione in Siiq e in Siinq (società di investimento immobiliare quotate o non quotate), assoggettati alla ritenuta alla fonte a titolo di acconto;
  • ai proventi derivanti da titoli e strumenti finanziari assimilati alle azioni;
  • agli interessi (riqualificati come dividendi) dei finanziamenti eccedenti di cui all’articolo 98, Tuir (in vigore fino al 31 dicembre 2007) direttamente erogati dal socio o dalle sue parti correlate;
  • alle remunerazioni nei contratti di associazione in partecipazione o cointeressenza con apporto di capitale ovvero di capitale e opere e servizi.

Chi deve rilasciare il CUPE 2024: i casi di esonero

In merito ai soggetti tenuti a rilasciare, entro il prossimo 18 marzo, il Modello CUPE 2024, deve essere consegnato da:

  • società ed enti emittenti, come ad esempio trust, società di capitali, ecc.;
  • casse incaricate del pagamento degli utili o di altri proventi equiparati;
  • intermediari aderenti al sistema di deposito accentrato gestito dalla Monte Titoli Spa;
  • rappresentanti fiscali in Italia degli intermediari non residenti aderenti al sistema Monte Titoli Spa e degli intermediari non residenti che aderiscono a sistemi esteri di deposito accentrato aderenti sempre al sistema Monte Titoli Spa;
  • società fiduciarie, con esclusivo riferimento agli effettivi proprietari delle azioni o titoli ad esse intestate, sulle quali siano riscossi utili o altri proventi equiparati;
  • imprese di investimento e agenti di cambio;
  • ogni altro sostituto d’imposta che interviene nella riscossione di utili o proventi equiparati derivanti da azioni o titoli.

Non è da rilasciare quando si devono certificare solo utili e altri proventi assoggettati a ritenuta a titolo d’imposta o ad imposta sostitutiva.

Non si è obbligati a rilasciare il modello nemmeno nel caso di utili e proventi relativi a partecipazioni detenute nell’ambito di gestioni individuali di portafoglio.

Riassumendo…

  • il Modello CUPE 2024 certifica, con riferimento all’anno 2023, gli utili percepiti e le ritenute operate su detti utili
  • deve essere rilasciato al contribuente entro il 18 marzo 2024 (il 16 è sabato)
  • serve al contribuente per la sua dichiarazione redditi
  • non sempre sussiste obbligo di rilascio
  • il sostituto d’imposta NON deve inviarlo all’Agenzia Entrate.