Se si superano di oltre 40 Km orari i limiti massimi di velocità si è soggetti ad una multa che può andare dai 500 ai 2000 euro e alla decurtazione di 6 punti dalle pantente. La sanzione può prevedere anche la sospensione della patente per un periodo compreso tra 1 e 3 mesi.

Leggi anche: Multe telelaser: nuovo strumento per eccesso velocità, guida al cellulare e senza cintura

La decurtazione dei punti della patente e l’eventuale sospensione del documento, però  devono essere applicati a chi era effettivamente alla guida del veicolo al momento dell’infrazione e per questo motivo, qualora l’infrazione non sia stata contestata immediatamente, è necessario inviare entro 60 giorni dalla notifica del verbale i dati del conducente del veicolo.

Se non si adempie all’obbligo si sarà soggetti ad un’ulteriore multa pari a 284 euro (che se pagata entro 5 giorni può essere ridotta a 198,80 euro) che deve essere notificata entro 90 giorni decorrenti dai 60 giorni dalla notifica della sanzione principale (altrimenti la seconda sanzione è nulla).

 

Non inviare i dati del conducente: un escamotage per evitare la decurtazione dei punti della patente.

A questo punto, quindi, per chi ha già perso diversi punti dalla patente, è possibile pagare un verbale ulteriore di 198 euro ed evitare il taglio dei punti della patente omettendo la comunicazione dei dati del conducente.

A questo punto, quindi, il consiglio per evitare il taglio dei punti sulla patente è quello di pagare il prima possibile il verbale relativo all’infrazione omettendo l’invio dei dati relativi al conducente. Se il secondo verbale, quindi, arriva entro i 90 giorni previsti dalla legge si dovrà pagare anche quello quanto prima (per poter fruire dello sconto del 30% previsto per chi paga i verbali entro 5 giorni). Se il secondo verbale, invece, dovesse arrivare oltre i termini previsti dalla legge sarà possibile chiedere l’annullamento della sanzione davanti al prefetto o al giudice di pace.