Se il conducente è impossibilitato a pagare il ticket per il parcheggio sulle strisce blu a causa del parchimetro rotto o mal funzionante, come può tutelarsi ed evitare il verbale (o se questo viene fatto ugualmente come può contestarlo?).

Partiamo da un presupposto: è onere dell’automobilista dimostrare di aver fatto il possibile per segnalare il guasto. In questo caso può essere utile scattare una fotografia al parchimetro o raccogliere altre testimonianze. Per eliminare ogni dubbio, è anche consigliato effettuare una telefonata alla società competente territorialmente (i contatti sono normalmente stampati sul display), segnalando il guasto della macchinetta, la via in cui è ubicata e i dati della propria auto (modello e targa).

Può sembrare un’accortezza eccessiva ma, a ben vedere, è un presupposto importante per vedere accolto senza rischi il ricorso al Giudice di Pace.

Va precisato peraltro che se il parchimetro rotto è solo uno tra quelli disponibili nelle vicinanze, il conducente è tenuto a controllare e usare gli altri per fare il ticket per il parcheggio a pagamento. Se invece sono tutti rotti, e nei pressi non ci sono ricevitorie che dispongano di eventuali tagliandi validi da grattare, allora l’automobilista può effettivamente trovarsi in quella che, in termini giuridici, viene definita come impossibilità oggettiva di adempiere (che corrisponde a quella che comunemente viene definita causa di forza maggiore).

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