Se c’è una cosa che vessa gli italiani senza dubbio questa cosa sono le tasse da pagare. Irpef, Iva, Imu, Tari, canone Rai, Bollo auto e chi più ne ha più ne metta. Tasse che se evase diventano cartelle esattoriali, altra croce questa sull’intera popolazione. E poi ci sono le multe, soprattutto quelle per violazioni del Codice della Strada. Anche in questo caso, multe che se evase diventano cartelle esattoriali. Ma proprio sulle multe quando si viola il Codice della Strada oggi approfondiamo l’argomento prescrizione.

Infatti non sempre le multe vanno pagate, soprattutto se queste sono a tutti gli effetti scadute come pretesa da parte delle autorità.

“Salve, sono un contribuente impelagato in diverse multe per infrazioni al Codice della Strada. Volevo capire come funziona la normativa vigente su queste multe, come sfruttare magari la prescrizione e come fare per non pagarle. So che ho sbagliato, ma ho perso il lavoro e, devo essere sincero, ho altre cose da fare con quei pochi soldi che mi rimangono piuttosto che pagare le multe.”

Prescrizione delle multe per infrazioni al Codice della Strada, cosa sapere e come difendersi

Innanzi tutto va detto che quando si prende una multa per infrazioni al Codice della Strada un controllo preventivo su ciò che le autorità competenti hanno scritto sul verbale, o nella notifica, andrebbe effettuato. Perché a volte c’è chi sbaglia, rendendo la multa nulla in partenza e quindi da non pagare. Ci sono casi di Tutor e Autovelox non segnalati in maniera lecita o non tarati a dovere. Nei verbali poi ci possono essere vizi di vario genere, dai dati del veicolo alla data di infrazione, dai dati del multato ai termini di notifica.

Ma se l’infrazione c’è stata, se il verbale è ok e se la notifica è stata inviata in maniera perfettamente coincidente con i dettami normativi, allora l’unica via per non pagare è quella di ricorrere al meccanismo della prescrizione.

Parliamo della scadenza di una multa, perché anche questa, intesa come pretesa da parte delle autorità, è assoggettata a scadenza. Pure le sanzioni amministrative pecuniarie hanno un loro termine di prescrizione canonico, ma bisogna conoscere anche quali sono le modalità di impugnazione.

La prescrizione delle multe, ecco i termini di prescrizione

Il diritto dell’amministrazione che ha in carico la multa può prescriversi e quindi viene meno il diritto a riscuotere la somma dovuta da parte della stessa amministrazione. Tutto parte dal decorso del tempo, come previsto dall’articolo n° 209 del Codice della Strada e come prevede la Legge n° 689 del 1981. In linea di massima il contribuente che incappa in una contravvenzione per aver trasgredito le regole del Codice della Strada deve considerare i 5 anni dalla data di infrazione. In pratica 5 anni dal giorno della violazione, questo è il termine di prescrizione di una multa per aver violato una o più norme previste dal Codice della Strada. Se entro 60 mesi dalla data della violazione non è notificato nulla al diretto interessato, nulla più nessuno potrà pretendere.

La data di notifica è diversa da quella dell’infrazione, soprattutto nel caso di contravvenzioni differite

E non basta trovare sul parabrezza la multa fatta dal vigile urbano di turno o dall’ausiliario del traffico per esempio. Infatti per le multe comminate a distanza la data da considerare è quella di arrivo della multa a casa. Il termine di prescrizione si interrompe con il ritorno ai 5 anni da considerare in molti casi. Questo avviene dopo la notifica del verbale, dopo l’arrivo di un sollecito di pagamento, dopo la notifica della successiva cartella esattoriale e così via dicendo.

Ogni atto che richiama al mancato pagamento della multa fa ripiombare indietro il termine di prescrizione di 60 mesi.

Ogni qualvolta arriva un avviso bonario, una diffida ad adempiere e così via dicendo quindi, addio alla prescrizione. Anche se queste comunicazioni arrivano pochi giorni prima della scadenza di questi 5 anni.

Come fare ricorso contro una multa che si considera prescritta

Se invece nulla arriva prima dei 5 anni e se eventuali comunicazioni sono successive a questo arco temporale, la multa può non essere pagata. Ma nulla è automatico e deve essere il multato a presentare richiesta. In generale anche per la prescrizione si possono usare due vie e sono le stesse di quando si contesta una multa in origine, per tutte le casistiche prima citate per autovelox, vizi e altre anomalie. Le due vie sono quelle del Prefetto e quelle del Giudice di Pace (anche se si può chiedere al cancellazione anche all’amministrazione che ha comminato la multa).

Ecco le vie per presentare ricorso contro una amministrazione

Il ricorso al Prefetto competente per territorio deve essere inviato entro 60 giorni dalla notifica del verbale. Se invece la strada intrapresa dal diretto interessato è quella del Giudice di Pace, sempre competente per territorio, il ricorso deve essere spedito entro 30 giorni dalla notifica del verbale o della cartella esattoriale. Per i ricorsi in autotutela nei confronti della stessa amministrazione che ha emesso la contravvenzione l’interessato deve sapere che non ci sono termini precisi. Anche se è da fare entro la scadenza dei termini per ricorrere a Prefettura o Giudice di Pace. Perché in autotutela non si fa altro che chiedere alla stessa amministrazione la verifica della eventuale illegittimità o infondatezza della richiesta.