La NASPI è l’indennità che l’INPS eroga a chi ha perso in maniera involontaria il posto di lavoro. Si tratta nello specifico, di una indennità mensile che l’INPS garantisce al disoccupato, per tutti i mesi in cui si trova senza lavoro, a partire dall’ottavo giorno del mese successivo a quello in cui ha perso l’ultima occupazione (o dal giorno successivo alla domanda per chi la presenta dopo gli 8 giorni dalla perdita di occupazione). La durata e gli importi della NASPI sono commisurati al lavoro e alle retribuzioni svolte negli ultimi 4 anni di servizio.

E può durare al massimo 24 mesi. ma c’è un modo per recuperare la NASPI tutta e subito, senza aspettare mese dopo mese di percepirla interamente. La NASPI anticipata può essere utilizzata da chi, dopo l’ultimo lavoro subordinato, ha intenzione di mettersi in proprio.

“Salve, mi chiamo Stefano e vorrei capire come si può sfruttare la NASPI anticipata per chi ha intenzione di aprire una Partita Iva. Ho perso il lavoro per licenziamento e adesso devo presentare domanda di NASPI. Ho la possibilità di aprire un negozio di ferramenta adesso e volevo capire se posso rientrare nel beneficio della NASPI anticipata. I soldi dell’indennità, se non ho capito male, mi possono arrivare subito e per tutti i 24 mesi di cui ho diritto. Sarebbero la liquidità giusta per agevolarmi nel mio progetto imprenditoriale.”

Come prendere la NASPI tutta insieme e in anticipo. Ecco la soluzione per recuperare tutti i 24 mesi subito

Licenziamento individuale, licenziamento collettivo, interruzione consensuale o dimissioni per giusta causa sono le cause di interruzione anticipata di un rapporto di lavoro, che possono dare diritto alla NASPI. La perdita involontaria del lavoro è fondamentale. Ma chi entra nel diritto all’indennità per disoccupati INPS, può godere del vantaggio di ottenerla tutta e subito se decide di mettersi in proprio.

Come pare abbia deciso il nostro lettore. Si chiama anticipo dell’indennità di disoccupazione ed è pari alla somma delle mensilità di indennità che un disoccupato non ha ancora sfruttato.

Indennità per disoccupati INPS, durata, importi e anticipazione

La NASPI come tutti sanno dura la metà delle settimane lavorate nei 4 anni che precedono l’ultima, involontaria, interruzione del rapporto di lavoro. Ma solo se i periodi precedenti di lavoro non sono stati sfruttati per altri periodi di disoccupazione indennizzata INPS. L’indennità viene calcolata dal punto di vista degli importi, in misura pari al 75% della retribuzione media degli ultimi 4 anni o di quelli relativi al calcolo della durata della NASPI spettante.

La NASPI anticipata come dicevamo, può essere sfruttata dal disoccupato che apre una attività di lavoro autonomo. Se però dopo aver aperto l’attività e la Partita Iva, lo stesso diretto interessato, accetta un lavoro subordinato, deve restituire tutta la NASPI in più percepita.

Quando e come si può ottenere l’anticipo dell’indennità per disoccupati dall’INPS

Attività lavorativa autonoma, impresa individuale, entrare in una cooperativa come socio e così via dicendo. Sono queste le scelte di un disoccupato che possono dare diritto alla Naspi anticipata. Va detto che la NASPI anticipata non prevede copertura figurativa di contribuzione. Infatti chi prende la NASPI ha diritto ai contributi figurativi, quasi sempre validi per il diritto e la misura della futura pensione. Ma con l’anticipo dell’indennità niente contribuzione.

La domanda di anticipo NASPI deve essere presentata entro 30 giorni dall’inizio dell’attività lavorativa in proprio che l’interessato ha scelto di avviare. Nel solo caso di attività imprenditoriale aperta durante il periodo di lavoro dipendente, la domanda di anticipo NASPI deve essere inoltrata all’INPS entro 30 giorni dalla data iniziale con cui è stata chiesta la NASPI dopo la perdita del rapporto di lavoro.

Come presentare domanda di anticipazione NASPI per apertura attività lavoro autonomo

Per la domanda di anticipo, i canali sono gli stessi della classica domanda di NASPI e cioè Patronati, consulenti abilitati o accesso diretto con SPID, CIE o CNS. Naturalmente cambia la modalità di presentazione della domanda, perché bisognerà compilare i moduli relativi all’anticipo. E deve essere inserita anche la tipologia di attività autonoma che si intende aprire. Lavoro autonomo, cooperativa, microimpresa e così via dicendo.

Inoltre, occorre indicare se si tratta di attività come commerciante, libero professionista o artigiano. E alla domanda occorre allegare la documentazione relativa alla sopraggiunta attività creata. Quindi, dichiarazione di avvenuta apertura della Partita IVA con annessa ricevuta dall’Agenzia delle Entrate. Oppure le copie degli iscrizioni agli albi professionali o delle iscrizioni alla e della cooperativa dove si entra come soci.