Uno dei mesi in cui la pensione è maggiormente attesa è senza dubbio luglio. Questo perché l’INPS eroga ai pensionati la quattordicesima mensilità. Ricevere una pensione più alta, variabile in base all’importo del proprio reddito e ai contributi versati, è un appuntamento molto atteso ogni anno.

Tuttavia, alcuni pensionati, recandosi a ritirare la pensione a luglio, si sono resi conto di non aver ricevuto nulla in più rispetto al solito. Non hai ricevuto la quattordicesima? Analizziamo le possibili cause. In alcuni casi, il motivo dipende da errori commessi dal pensionato.

“Buonasera, sono andato stamattina alle Poste…”

“Buonasera, sono andato stamattina alle Poste a ritirare la mia pensione. Mi aspettavo di prendere di più, ma ho preso meno degli altri anni. Nel 2023, se non ricordo male, ho preso circa 650 euro, mentre quest’anno solo 500. Come mai? Potete aiutarmi?”

“Buongiorno, sono una pensionata che prende 700 euro al mese di pensione. Dovevo ricevere la quattordicesima come ogni anno, ma alle poste non c’è traccia della mensilità aggiuntiva. Ho chiesto spiegazioni allo sportello e mi hanno detto che l’unica pensione che mi hanno dato dall’INPS è quella che ho incassato e che non dipende dalle poste. Secondo voi, cosa dovrei fare? Conviene chiamare l’INPS o avete soluzioni diverse?”

Non hai ricevuto la quattordicesima sulla pensione? Probabilmente hai commesso degli errori

Come detto in premessa, molti pensionati controllano attentamente il rateo di pensione di luglio per verificare la quattordicesima. Tuttavia, alcuni si trovano con una mensilità aggiuntiva negata o con importi più bassi. Nulla è cambiato riguardo al diritto alla quattordicesima rispetto all’anno scorso. Chi l’ha ricevuta a luglio 2023, se le sue condizioni reddituali sono rimaste inalterate, avrebbe dovuto riceverla anche a luglio 2024.

Le regole per la quattordicesima sono sempre le stesse: i pensionati con assegni fino a 2 volte il trattamento minimo INPS possono ricevere la mensilità aggiuntiva, con importi variabili in base ai contributi versati durante la carriera lavorativa.

I pensionati con un reddito non superiore a 1,5 volte il trattamento minimo ricevono importi più alti.

A chi spetta la mensilità aggiuntiva e chi invece ne è escluso

La quattordicesima mensilità si riceve se il proprio reddito non supera i 1.197,22 euro al mese, corrispondenti a due volte il trattamento minimo INPS, che nel 2024 è pari a 598,61 euro. Per chi ha un reddito entro la soglia di 879,92 euro (1,5 volte il trattamento minimo), gli importi salgono. Nel dettaglio:

  • Fino a 15 anni di contributi: 437 euro per chi ha un reddito fino a 879,92 euro al mese, e 336 euro per chi ha un reddito tra 879,92 e 1.197,22 euro al mese;
  • Tra 15 e 25 anni di contributi: 546 euro per chi ha un reddito fino a 879,92 euro al mese, e 420 euro per chi ha un reddito tra 879,92 e 1.197,22 euro al mese;
  • Oltre 25 anni di contributi: 655 euro per chi ha un reddito fino a 879,92 euro al mese, e 504 euro per chi ha un reddito tra 879,92 e 1.197,22 euro al mese.

Da un anno all’altro possono cambiare gli importi e il diritto alla quattordicesima

Anche se la carriera contributiva di un pensionato non varia, il reddito può cambiare di anno in anno. Chi ha ricevuto una quattordicesima inferiore rispetto all’anno precedente dovrebbe verificare le sue nuove condizioni reddituali. Ad esempio, il nostro primo lettore potrebbe aver superato il limite reddituale utile per una quattordicesima più alta.

Lo scorso anno, il suo reddito era entro la soglia di 1,5 volte il trattamento minimo INPS, permettendogli di ricevere 655 euro in più sul rateo di luglio. Quest’anno, evidentemente, ha superato tale soglia, riducendo l’importo della mensilità aggiuntiva.

Attenti alle dichiarazioni dei redditi: possono incidere sulla quattordicesima pensionistica

Diverso è il caso di chi non ha ricevuto affatto la mensilità aggiuntiva.

In questo caso, il problema è a monte. Per consentire all’INPS di erogare la quattordicesima, è necessario che l’interessato comunichi alcuni dati reddituali nel caso in cui l’INPS non ne disponga.

Grazie all’incrocio con le banche dati dell’Agenzia delle Entrate, l’INPS può quantificare il giusto ammontare della quattordicesima da erogare, estraendo i dati dalle dichiarazioni dei redditi dell’interessato. Chi non presenta la dichiarazione dei redditi e non ha dati presso l’Agenzia delle Entrate deve inviare per tempo il modello RED.

Si tratta delle comunicazioni periodiche che un pensionato non obbligato a presentare la dichiarazione dei redditi deve inviare all’INPS per confermare il diritto a determinati trattamenti, tra cui la quattordicesima.

Il pensionato che non ha adempiuto a questa procedura potrebbe trovarsi senza il diritto alla quattordicesima mensilità, come probabilmente accaduto nel secondo caso descritto, sempre che il pensionato continui ad avere diritto a questa mensilità aggiuntiva.