Molti lavoratori non riescono a raggiungere la carriera utile per andare in pensione. Molti non arrivano nemmeno a 20 anni. Ma è proprio di 20 anni la carriera utile alle pensioni di vecchiaia. C’è però chi si trova ad aver maturato una carriera pari a 35 anni di contributi, che a dire il vero non è una carriera lunghissima a sufficienza per arrivare alle pensioni anticipate ordinarie. Ma si tratta di quella carriera che apre le porte al pensionamento con diverse misure.

“Buonasera, avrei un quesito particolare, che non mi riguarda da vicino ma che potrebbe essere utile a dei miei colleghi di lavoro con cui abbiamo avuto un interessante scambio di idee.

Secondo me con 35 anni di contributi noi metalmeccanici abbiamo una discreta possibilità di andare in pensione. Siamo usuranti è vero? Infatti facciamo le notti a turni alterni da sempre. La fabbrica per cui lavoriamo, non chiude praticamente mai e lavoriamo sui tre turni da 8 ore. Che possibilità ci sono di andare in pensione con 35 anni di contributi versati?”

La pensione con 35 anni di contributi, ecco le occasioni alternative alla pensione anticipata

Quesito interessante da parte del nostro lettore perché si parla di carriera contributiva di 35 anni che è una soglia ragguardevole di contribuzione. Infatti 35 anni di contributi sono, come dicevamo, spesso insufficienti per consentire la pensione senza limiti di età come fa la pensione anticipata ordinaria. Servono 42 anni e 10 mesi se il richiedente la pensione è uomo. Un anno in meno e quindi 41 anni e 10 mesi per le donne. Solo a 67 anni possono lasciare il lavoro quanti si trovano a 35 anni di contributi. Questa è la regola generale, che però può essere superata da misure in deroga ai requisiti ordinari. Molto dipende dalla categoria di appartenenza del diretto interessato. E naturalmente dalla misura oggetto della richiesta di pensione dello stesso.

Infatti 35 anni possono essere tranquillamente sufficienti per andare in pensione.

E forse ciò che sottolinea il nostro lettore è la pura verità. Per chi lavora a turni, compreso il notturno, o semplicemente per chi lavora nella cosiddetta linea di catena, c’è una misura che ha nei 35 anni la possibile via di uscita dal mondo del lavoro.

Usuranti e notturni? Ecco come fare a sfruttare la possibilità.

Anche 35 anni di contributi possono essere utilizzati per andare in pensione nel 2023 e pure nel 2024. Le pensioni anticipate con 35 anni di contributi non sono una opzione per tutti i lavoratori ma, per esempio, sono una possibilità per gli usuranti. La soglia dei 35 anni insufficiente per la pensione anticipata ordinaria o per la quota 41 per i precoci, e perfino per la recente quota 103, è utile al cosiddetto scivolo usuranti. Per tutte le categorie di lavoro usurante previste, con 35 anni di contributi si può andare in pensione. A condizione però di avere almeno 61 anni e 7 mesi di età già compiuti. E soprattutto, di aver raggiunto, sommando età e contributi, anche con le frazioni di anno, la fatidica quota 97,6.

Ape sociale e Opzione Donna, ecco i requisiti e come sfruttare le misure con 35 anni di versamenti

Ma con 35 anni le opportunità sono diverse e non c’è solo la pensione per i lavori usuranti. Per esempio con 35 anni c’è Opzione Donna. A 58, 59 o 60 anni, in base ai figli avuti e se si rientra tra le disoccupate, le invalide, le caregiver o quelle assunte in aziende in crisi, si può tranquillamente accedere a Opzione Donna con 35 anni di versamenti. E con 35 anni disoccupati, invalidi e caregiver possono accedere pure alla pensione con l’Ape sociale. A dire il vero per questa misura bastano 30 anni e quindi 35 anni sono più che sufficienti.