I permessi Legge 104 possono essere presi anche a ore. Come canta Raf con il brano Due: “Per due minuti, due ore, un’eternità, duellanti nel mare di questa città. Dove tutti han bisogno d’amore proprio come noi due”.

Il tempo trascorre inesorabilmente e purtroppo non c’è niente e nessuno che possa fermarlo. Se tutto questo non bastasse sono talmente tante le cose da fare che spesso sembra non bastare.

Riuscire a conciliare i vari impegni privati e lavorativi, in effetti, risulta essere spesso una vera e propria impresa.

Lo sa bene lo Stato che al fine di garantire un sostegno alle persone che assistono un famigliare non autosufficiente mette a disposizione delle importanti agevolazioni come i permessi legge 104.

Novità 104: puoi prendere ore di permesso non per forza il giorno intero!

Coloro che assistono un famigliare con handicap grave e non autosufficiente hanno diritto a dei giorni di permessi retribuiti al mese grazie alla Legge 104. Ad averne diritto sono i genitori, il coniuge, il convivente in caso di unione civile, i parenti e gli affini entro il secondo grado. Possono farne richiesta anche i parenti fino al terzo grado se i soggetti prima citati siano invalidi, abbiano almeno 65 anni oppure siano deceduti.

Questo a patto che si tratti di dipendenti pubblici o privati. Non possono beneficiare dei permessi legge 104, invece, i lavoratori autonomi. Tutti i soggetti poc’anzi citati possono beneficiare di tre giorni di permesso al mese, anche frazionabili in ore. Entrando nei dettagli, come spiegato sul sito dell’Inps:

“I lavoratori disabili in situazione di gravità possono beneficiare in alternativa di:

  • permessi orari retribuiti rapportati all’orario giornaliero di lavoro, che consistono in due ore al giorno se l’orario lavorativo è pari o superiore a sei ore, un’ora in caso di orario lavorativo inferiore a sei ore;
  • tre giorni di permesso mensile, anche frazionabili in ore.

I genitori, anche adottivi o affidatari, di figli disabili in situazione di gravità minori di tre anni possono beneficiare in alternativa di:

  • tre giorni di permesso mensile, anche frazionabili in ore;

  • prolungamento del congedo parentale;

  • permessi orari retribuiti rapportati all’orario giornaliero di lavoro, che consistono in due ore al giorno se l’orario lavorativo è pari o superiore a sei ore, un’ora in caso di orario lavorativo inferiore a sei ore“.

Permessi Legge 104, come funziona per il personale ATA

Per calcolare quante ore di permessi Legge 104 si ha diritto al mese bisogna moltiplicare l’orario giornaliero, in genere pari ad otto ore, per tre giorni di permesso mensile.

Ne consegue che, nella maggior parte dei casi, il dipendente ha diritto a ventiquattro ore al mese di permesso. È importante comunque sottolineare che le regole inerenti i permessi differiscono in base al contratto di lavoro. Basti pensare al personale ATA che può assentarsi non solo per il giorno intero ma anche per alcune ore. In particolare, in base a quanto si evince dall’articolo 32 del CCNL 2016/18:

“I dipendenti ATA hanno diritto, ove ne ricorrano le condizioni, a fruire dei tre giorni di permesso di cui all’art. 33, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104. Tali permessi sono utili al fine delle ferie e della tredicesima mensilità e possono essere utilizzati ad ore nel limite massimo di 18 ore mensili“.

Nel caso in questione l’orario è, in teoria, pari a sei ore al giorno e per questo motivo hanno diritto a massimo 18 ore al mese di permesso.