Se un contribuente italiano o una famiglia vogliono ottenere un bonus o un’agevolazione di carattere assistenziale, non possono prescindere da un ISEE basso. Parliamo di quella certificazione che risulta migliore della dichiarazione dei redditi nel consentire alle autorità competenti di determinare il diritto alla prestazione o la misura della stessa per i beneficiari.

Oggi analizziamo tutto quello che comunemente possono ottenere i contribuenti che si trovano ad avere un ISEE basso, partendo dal definire cosa si intende per ISEE basso e mettendo in luce il fatto che per ogni agevolazione o prestazione, i limiti ISEE sono diversi.

Pertanto, un ISEE che per un bonus può essere considerato basso, per un’altra prestazione può essere oltre soglia.

Tutte le agevolazioni collegate a un ISEE basso

In una fase di grave crisi economica e lavorativa come quella in cui stiamo vivendo, molte famiglie hanno bisogno di aiuto. Sono tanti i lettori che ci chiedono informazioni su eventuali bonus e agevolazioni da sfruttare in base al valore del loro ISEE.

“Buonasera, sono una vostra lettrice. Leggendo un vostro articolo, ho deciso di tornare al patronato per farmi sistemare l’ISEE fatto a gennaio. Il tutto per poter utilizzare la versione corrente della certificazione. Infatti, a causa della Naspi che ho percepito fino a maggio del 2022, il mio ISEE ordinario era talmente alto da non farmi rientrare in alcune prestazioni assistenziali che il mio Comune erogava.

Adesso che ho fatto l’ISEE corrente, essendo senza reddito ormai da anni e considerando che l’ultima volta che abbiamo avuto un reddito sufficiente per vivere era quando percepivo la Naspi, ho deciso di provare a vedere cosa offre la normativa in termini di bonus e sussidi. Vi chiedo quindi di indicarmi quali sono eventuali bonus che posso percepire tramite questo nuovo ISEE, che è esattamente pari a zero.

Mi aiutate per favore?”

Dal nuovo Bonus da 500 euro a famiglia al Bonus luce e gas e fino alla carta acquisti da 40 euro: ecco i vantaggi dell’ISEE basso

Chi ha un ISEE basso ha diritto a prestazioni e misure assistenziali migliori rispetto a chi ha un ISEE più alto a causa della presenza di redditi e patrimoni. Tuttavia, non sempre la definizione di ISEE basso equivale a un ISEE pari a zero.

Ci sono agevolazioni e bonus che possono essere percepiti anche con un ISEE più alto. Partiamo, ad esempio, dai sussidi contro la povertà. Chi ha un ISEE pari a zero può avere diritto a ricevere il massimo possibile con l’Assegno di Inclusione. Anche il principale sostegno alla povertà che ha preso il posto del Reddito di Cittadinanza è collegato all’ISEE. Chi ha un ISEE entro la soglia di 9.360 euro al mese ha diritto a chiedere l’aiuto.

Più che l’ISEE, però, conta il reddito familiare, che non deve superare 6.000 euro. Infatti, la parte di prestazione che integra fino a 500 euro al mese il reddito del singolo si basa sul reddito del nucleo familiare. Quindi, con un ISEE pari a zero, che presuppone un reddito familiare pari a zero, l’Assegno di Inclusione può essere percepito interamente per 500 euro al mese. A questa somma si possono aggiungere eventualmente i 280 euro della componente di ristoro dell’affitto, per arrivare ai famosi 780 euro al mese di sussidio.

ISEE basso? Ecco come prendere l’Assegno di Inclusione

Se per l’Assegno di Inclusione un ISEE basso è quello sotto i 9.360 euro, per la carta “Dedicata a Te” da 500 euro una tantum, che presto verrà erogata alle famiglie, la soglia sale a 15.000 euro. Le famiglie con ISEE fino a 15.000 euro sono quelle che riceveranno un bonus da 500 euro per l’acquisto di beni alimentari di prima necessità, per rifornimenti di carburanti e per abbonamenti ai mezzi di trasporto pubblico locale.

Si tratta del prosieguo dell’iniziativa del 2023, quando la stessa carta fu caricata in due tranche, la prima in estate da circa 380 euro e la seconda a dicembre con una ricarica da 77 euro.

Non è necessaria alcuna domanda. Basta avere un ISEE in corso di validità. L’INPS invia ai Comuni l’elenco dei cittadini che, in base all’ISEE, rientrano nella carta acquisti. I Comuni indicano i soggetti che beneficeranno del bonus. Un contributo da 500 euro che verrà caricato su delle card simili alle comuni carte di credito. Da ritirare dietro convocazione e prenotazione presso l’ufficio postale competente territorialmente.

Si ricorda che questo bonus non è cumulabile con l’Assegno di Inclusione. Quindi chi percepisce il principale sussidio contro la povertà non può ottenere quest’altra agevolazione.

Carta acquisti e carta dedicata a te: ecco come fare

Anche in questo caso, senza domanda da parte degli interessati e sempre con un ISEE basso, è possibile ottenere il cosiddetto bonus sociale per disagio economico. Si tratta di un bonus che spetta alle famiglie e riguarda le bollette per le utenze domestiche di luce e gas. Parliamo di uno sconto sulle spese che una famiglia sostiene per le utenze abitative.

In questo caso, la soglia ISEE da non superare per rientrare nel benefit è pari a 9.530 euro. Tuttavia, se la famiglia è numerosa, ovvero se ci sono almeno quattro figli, il limite sale a 20.000 euro.

Le aziende fornitrici applicano automaticamente il bonus incrociando le banche dati. Invece, le famiglie devono presentare una domanda per avere la carta acquisti ricaricata ogni due mesi con tagli da 80 euro. La domanda, per chi ha un ISEE in corso di validità, deve essere presentata agli uffici postali competenti, allegando un documento di riconoscimento e l’ISEE. La soglia deve essere inferiore a 8.052,75 euro per quanto riguarda la carta acquisti destinata a famiglie con figli sotto i tre anni.

Stesso limite per i cittadini di età compresa tra 65 e 70 anni. In questo caso, incide anche il reddito complessivo percepito, che deve essere di valore massimo identico all’ISEE, quindi 8.052,75 euro. Per gli over 70, invece, se la soglia ISEE da non superare è sempre pari a 8.052,75 euro, l’importo complessivo dei redditi non deve eccedere i 10.737 euro.