Manca poco all’approvazione ed entrata in vigore del nuovo codice della strada. Il disegno di legge, già approvato alla Camera lo scorso mese di marzo è ora in discussione al Senato per il secondo passaggio parlamentare. 249 emendamenti al testo di legge sono stati proposti dai senatori ed è presumibile che buona parte di essi sarà stralciata. Ma 54 sono stati presentati dalla maggioranza e rallentano l’iter di approvazione.

Quasi tutti questi emendamenti sono stati presentati da Forza Italia e Fratelli d’Italia su cose futili, come quello di eliminare l’obbligo del casco per chi usa i monopattini o l’inasprimento delle sanzioni (già alte) per chi guida col cellulare in mano.

E’ chiaro ed evidente che si tratta di banalità intorno alle quali si gioca una partita politica più grande che interessa i rapporti fra la Lega di Salvini e Forza Italia.

Nuovo codice della strada quasi pronto

Se gli emendamenti saranno ritirati dalla maggioranza (probabilmente in cambio di qualche altra promessa politica) ci sarà il disco verde già la prossima settimana. E il nuovo codice della strada potrebbe entrare in vigore prima della chiusura estiva dei lavori parlamentari. Cioè il 10 agosto, come, del resto, avvenuto anche in tempi passati durante il periodo ferragostano. Diversamente si andrà a settembre alla ripresa delle attività.

Per il ministro dei Trasporti Matteo Salvini è importante che la legge sia approvata prima del grande esodo estivo per contrastare con maggiore efficacia le trasgressioni a norme vecchie di più di 30 anni. Il numero degli incidenti stradali e delle vittime è, infatti, aumentato in misura considerevole e servono misure idonee a contrastare l’ascesa delle disgrazie, Da questo punto di vista l’Italia vanta anche un primato rispetto agli altri Paesi Ue.

Secondo i dati Istat la guida distratta (più del 16% del totale) è la causa principale, solitamente dovuta da un’eccessiva stanchezza o sonnolenza (spesso sottostimata) da parte del conducente responsabile del sinistro.

Ma anche a causa dell’utilizzo di telefonini durante la guida, oltre che di stupefacenti e alcol. Questi fenomeni sono in continuo aumento, nonostante l’inasprimento delle sanzioni pecuniarie e accessorie.

Via la patente per chi guida drogato o ubriaco

Fra le varie novità in arrivo con la riforma, pugno duro contro chi guida ubriaco e/o drogato. Con la prossima entrata in vigore delle nuove norme al codice della strada, basterà poco per perdere la patente di guida. Alcol e droga non saranno più tollerati come in passato e per gli automobilisti fuori legge le sanzioni diventeranno più pesanti.

Novità principale, in questo senso, è l’abolizione del requisito dello “stato di alterazione” perché sia contestata l’infrazione di guida sotto l’effetto di droghe. Al momento non è sufficiente che sia provata la presenza della sostanza nel sangue e serve una seconda prova. Con il nuovo codice della strada, invece, basterà essere positivi al primo test per fare scattare le sanzioni. Basterà un semplice prelievo di saliva per accertare l’utilizzo di sostanze stupefacenti.

Le multe? In caso di esito positivo degli accertamenti preliminari, gli agenti di polizia potranno ritirare la patente in attesa degli esami effettuati in laboratorio. E, successivamente, imporre un divieto a un nuovo conseguimento del titolo di guida per 3 anni. Non solo, è prevista anche la sanzione pecuniaria da 1.500 a 6.000 euro (art. 187 CdS) e con l’arresto da 6 a 12 mesi. Pene raddoppiate se il veicolo non è di proprietà del conducente.

Riassumendo…

  • Manca poco all’entrata in vigore del nuovo codice della strada.
  • Alcuni emendamenti stanno rallentando il via libera da Senato.
  • Fra le novità, pene più pesanti per chi guida distratto dal telefonino o sotto effetto di alcol.