Addio definitivo a sconto in fattura e cessione del credito per tutte le ipotesi rispetto alle quali la legge ammetteva ancora le due opzioni. La situazione si fa nera per chi seppur con aliquote ridotta al 70% sperava di ristrutturare la propria casa con lo sconto in fattura superbonus forte di una CILA presentata nei termini richiesti dalla legge.

Sarà necessario mettere mano al nuovo decreto superbonus approvato oggi dal CDM per meglio capire gli effetti della nuova stretta voluta dal Governo Meloni.

Questa volta si tratta di un addio definitivo alle due opzioni senza che siano previste eccezioni alcune. Fino a oggi, ad esempio lo sconto in fattura riguardava ancora chi con Cila “datata” voleva sfruttare il superbonus al 70% o il bonus 75%. Anche nella nuova veste assegnatagli dal DL 212/2023.

L’intervento inaspettato del Governo è anche frutto del consuntivo Istat che ha messo in guardia il Governo sui numeri reali del deficit prodotto sui conti pubblici dalla maxi agevolazione.

Il nuovo decreto superbonus. Saltano sconto in fattura e cessione del credito

La scelta dell’addio definitivo allo sconto in fattura e alla cessione del credito è stato puntualmente spiegato dal Ministro dell’economia Giorgetti:

Il governo ha approvato un decreto in materia di bonus edilizi che elimina ogni tipo di sconto in fattura e cessione del credito per tutte le tipologie che ancora lo prevedevano; abbiamo eliminato la disposizione della remissione in bonis che avrebbe consentito fino al 15 ottobre le correzioni con il pagamento di minime sanzioni di tutte le comunicazioni già intervenute e previsto per tutte le nuove fattispecie una nuova comunicazione preventiva, quando si inizia il lavoro, in modo da avere un monitoraggio del fenomeno e non solo quando le fattura vengono caricate». Lo ha detto il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti.

Tuttavia l’addio allo sconto in fattura e alla cessione del credito non è l’unica novità.

Nel nuovo decreto superbonus si elimina la possibilità di sistemare eventuali errate o omesse comunicazioni di sconto in fattura e cessione del credito. Possibilità ammessa tramite la c.d. remissione in bonis bonus edilizi.

Al suo posto prevista una comunicazione preventiva all’inizio dei lavori:

“abbiamo eliminato la disposizione della remissione in bonis che avrebbe consentito fino al 15 ottobre le correzioni con il pagamento di minime sanzioni di tutte le comunicazioni già intervenute e previsto per tutte le nuove fattispecie una nuova comunicazione preventiva, quando si inizia il lavoro, in modo da avere un monitoraggio del fenomeno e non solo quando le fattura vengono caricate.”

Nuovo decreto superbonus. Il deficit è più pesante di quello immaginato

La scelta di adottare un nuovo decreto superbonus è frutto anche dei recenti dati Istat che hanno portato alla luce una situazione ancora peggiore di quella fino ad oggi immaginata.

Infatti, coma da studio  dal titolo “Post mortem per il Superbonus: extra deficit, extra debito e rallentamento in atto nel settore delle costruzioni”, pubblicata sul sito dell’Università Cattolica del Sacro Cuore il consuntivo Istat, pubblicato lo scorso 1° marzo, ha certificato che la previsione del governo sul deficit 2023 formulata a fine settembre era errata di ben 39 miliardi di euro, pari all’1,8 per cento del Pil.

Si tratta di un errore di proporzioni gigantesche in una previsione fatta tre mesi prima della chiusura dell’esercizio, in assenza di fattori esterni eccezionali (Covid, crisi internazionale ecc.), che probabilmente non ha precedenti e che getta un’ombra sinistra su tutte le proiezioni formulate dal governo per i prossimi anni.

Occorre quindi che il governo spieghi analiticamente e in modo convincente cosa è successo. In modo da riuscire a convincere che si sia trattato di un fattore assolutamente eccezionale e destinato non a ripetersi.

Motivi che hanno portato il Governo ad un’ulteriore limitazione al superbonus 110.

Riassumendo…

  • Il Governo ha approvato un nuovo decreto in materia di superbonus;
  • il decreto elimina le opzioni di sconto in fattura e cessione del credito rispetto alle casistiche residue ancora ammesse per legge;
  • eliminata anche la remissione in bonis delle comunicazioni di sconto in fattura inviate con errori od omesse.