Tutto pronto per il bonus assunzioni. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze di concerto con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha approvato il decreto attuativo della maxi-deduzione fiscale prevista dalla c.d. riforma dell’Irpef (D.lgs 216/2023).

Ai fini dal calcolo dell’agevolazione il decreto ammette la rilevanza anche per i contratti a tempo determinato trasformati in contratto a tempo indeterminato. In tale caso, il costo da assumere ai fini del bonus assunzioni è quello sostenuto in relazione al contratto a tempo indeterminato a decorrere dalla data di trasformazione del contratto.

Non potranno sfruttare l’agevolazione i forfettari perchè non determinano il reddito in maniera analitica. Infatti, il reddito del forfettario è determinato sulla base di percentuali di redditività che non consentono alcuna applicazioni di sconti specifici.

Vediamo nello specifico cosa prevede il nuovo e tanto atteso decreto sul bonus assunzioni.

Il bonus assunzioni. La maxi deduzione fiscale per chi assume

Il c.d. bonus assunzioni consiste in una maggiorazione del costo del lavoro ammesso in deduzione nel caso:

  • di incremento del numero di lavoratori dipendenti,
  • con contratto a tempo indeterminato.

In particolare, l’art. 4 del D.Lgs. n° 216 prevede per il 2024, che il costo del personale di nuova assunzione con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato è maggiorato, ai fini della determinazione del reddito, di un importo pari al 20% del costo riferibile all’incremento occupazionale.

Possono sfruttare la maxi-deduzione sul reddito prodotto:

  • i titolari di reddito d’impresa e gli esercenti arti e professioni,
  • per il periodo d’imposta 2024.

Il D.Lgs n°216/2023 che ha introdotto il bonus assunzioni rimandava ad un decreto  del Ministro dell’economia e delle finanze:

  • l’individuazione delle disposizioni di attuazione, con particolare
  • riguardo alla determinazione dei coefficienti di maggiorazione relativi alle categorie di lavoratori
    svantaggiati, indicate nell’Allegato 1 al suddetto decreto legislativo,
  • in modo da garantire che la complessiva maggiorazione non ecceda il 10 per cento del costo del lavoro sostenuto per dette
    categorie.

Il decreto attuativo è stato pubblicato nella giornata di ieri 26 giugno.

Ora è più facile farsi assumere. Pronte le regole per il bonus assunzioni (decreto MEF)

Innanzitutto il decreto sul bonus assunzioni 2024 precisa chi potrà sfruttare la maxi-deduzione.

Ebbene, il bonus in parola può essere sfruttato da chi fa nuove assunzioni: società di capitali,  imprese individuali, società di persone nonché gli esercenti arti e professioni, anche in forma associata.

Sono escluse invece le imprese in liquidazione ordinaria nonché le imprese assoggettate a liquidazione giudiziale. Anche chi non determina il reddito in maniera analitica  è escluso. Basti pensare ai contribuenti in regime forfettario. Tali soggetti non potranno richiedere il bonus.

Per il bonus serve un incremento occupazionale

Per ottenere il bonus serve un incremento occupazionale.

Infatti, il decreto specifica meglio che:

La maggiorazione del costo del lavoro spetta per le assunzioni di lavoratori dipendenti a tempo indeterminato, con contratto in essere al termine del periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2023, se il numero dei lavoratori dipendenti a tempo indeterminato alla fine del periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2023 è superiore al numero di lavoratori dipendenti a tempo indeterminato mediamente occupato nel periodo d’imposta precedente.

Ad esempio gli imprenditori individuali dovranno fare un raffronto tra lavoratori dipendenti (a tempo indeterminato) 2023 e lavoratori dipendenti 2024, sempre a tempo indeterminato.

Prima però bisogna capire quali categorie di lavoratori assumere nel 2024.

Attenzione, ai fini della verifica dell’incremento occupazionale si tiene conto dei lavoratori per i quali nel 2024 c’è stata la trasformazione del contratto di lavoro: da tempo determinato a tempo indeterminato.

I lavoratori dipendenti con contratto di lavoro a tempo parziale rilevano in misura proporzionale alle ore di lavoro prestate rispetto a quelle previste dal contratto nazionale.

Come si calcola la maxi-deduzione?

Il decreto del Mef individua anche le modalità di calcolo del bonus assunzioni.

In particolare, ai fini della determinazione della maggiorazione, il costo da assumere è pari al minor importo:

  • tra quello effettivamente riferibile al personale di nuova assunzione con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, risultante dal conto economico
  • e l’incremento del costo complessivo del personale,
  • rispetto a quello relativo all’esercizio in corso al 31 dicembre 2023.

Il costo del personale così individuato  è maggiorato, ai fini della determinazione del reddito, di un importo pari al 20 per cento. In tal modo la maxi-deduzione andrà a ridurre il reddito d’impresa soggetto a tassazione.

Inoltre il costo del personale deve essere incrementato di un ulteriore 10% in relazione alle nuove assunzioni a tempo indeterminato di
dipendenti ricompresi in ciascuna delle categorie meritevoli di maggiore tutela. Tali categorie sono individuate nell’Allegato 1 al decreto legislativo 30 dicembre 2023, n. 216.

A ogni modo, sarà l’Agenzia delle entrate ad effettuare gli appositi controlli sull’effettiva spettanza dell’agevolazione.

Riassumendo.

  • Il Mef ha pubblicato il decreto che rende operativo il nuovo bonus assunzioni;
  • il bonus può essere sfruttato da chi assume nuovi lavoratori a tempo indeterminato;
  • l’agevolazione opera quale deduzione maggiorata del costo del lavoro;
  • il bonus riduce il reddito d’impresa o di professione soggetto a “tassazione”.