Tra il 1° e il 31 ottobre, i contribuenti possono sfruttare diverse misure agevolative che fanno parte della più ampia pace fiscale prevista dalla Legge n°197/2022, Legge di bilancio 2023.

Ad ottobre scadono la rottamazione delle cartelle, il ravvedimento speciale, la definizione delle liti tributarie, la conciliazione giudiziale speciale, ecc.

Vediamo nello specifico quali sono gli adempimenti richiesti ai contribuenti per regolarizzare le violazioni commesse e definibili in via agevolata con la pace fiscale.

La rottamazione delle cartelle. 2 ottobre e 31 ottobre le scadenze da segnare sul calendario

Partiamo dalla rottamazione delle cartelle in scadenza al 2 ottobre.

Entro lunedì 2 ottobre i soggetti con la residenza, la sede legale o la sede operativa nei territori indicati dall’allegato n. 1 del “Decreto Alluvione”, possono presentare istanza di rottamazione delle cartelle. Nel complesso per tali soggetti,  i termini e le scadenze della Definizione agevolata (“Rottamazione-quater” prevista dalla Legge n. 197/2022 e s.m.i), sono stati prorogati di 3 mesi.

Per chi invece ha presentato istanza entro il 30 giugno 2023 (la generalità dei contribuenti), al 31 ottobre scade la 1° rata della rottamazione.

In particolare, il pagamento del totale dovuto per la sanatoria, può essere pagato:

  • in un’unica soluzione, entro il 31 ottobre 2023;
  • o oppure, in un numero massimo di 18 rate (5 anni) consecutive, di cui le prime due,
    con scadenza il 31 ottobre e il 30 novembre 2023.

Le restanti rate, ripartite nei successivi 4 anni, andranno saldate il 28 febbraio, il 31 maggio, il 31 luglio e il 30 novembre di ciascun anno a decorrere dal 2024. La prima e la seconda rata saranno pari al 10% delle somme complessivamente dovute a titolo di Definizione agevolata, le restanti rate invece saranno di pari importo. Il pagamento rateizzato prevede l’applicazione degli interessi al tasso del 2 per cento annuo, a decorrere dal 1° novembre 2023.

Il ravvedimento speciale. 1° rata e rimozione irregolarità

In merito al ravvedimento speciale, entro il 2 ottobre è possibile fare pace con il Fisco in ravvedimento.

In particolare, entro lunedì prossimo, il contribuente dovrà: pagare il totale o la prima rata di quanto dovuto ai fini della sanatoria; rimuovere la violazione commessa.

Dopo aver pagato la prima rata, la seconda e le 3° rata dovranno essere versate rispettivamente al 31 ottobre 2023 e al 30 novembre 2023.

Nel complesso, il versamento delle somme dovute puo’ essere effettuato in otto rate di pari importo con scadenza della prima rata fissata al 30 settembre 2023 (slitta al 2 ottobre). Le rate successive alla prima dovranno essere pagate: entro il 31 ottobre 2023, il 30 novembre 2023, il 20 dicembre 2023, il 31 marzo 2024, il 30 giugno 2024, il 30 settembre 2024 e il 20 dicembre 2024. Sono dovuti gli interessi nella misura del 2 per cento annuo.

Definizione delle liti tributarie. Versamento entro il 2 ottobre

Per quanto riguarda la definizione delle liti tributarie, entro il 2 ottobre, chi vuole chiudere un contenzioso con il Fisco, potrà presentare istanza di definizione ma anche pagare il totale dovuto o la prima rata.

La rateizzazione, ammessa quando l’importo a debito supera i mille euro, può avvenire:

  • in un massimo di 20 rate di pari importo con una cadenza, per le rate successive alle prime tre, trimestrale ovvero
  • in un numero massimo di 54 rate di pari importo con una rateizzazione, per le rate successive alle prime tre, mensile (articolo 1, comma 194, legge n. 197/2022).

Per entrambe le rateazioni, trimestrali o mensili, le prime tre rate scadono al: 30 settembre, la prima; 31 ottobre, la seconda; 20 dicembre, la terza.

Se il contribuente sceglie di dilazionare il pagamento in 20 rate, le successive 17 saranno dovute entro il 31 marzo, il 30 giugno, il 30 settembre e il 20 dicembre di ciascun anno. Se, invece, opta per la rateazione su 54 rate, le successive 51 rate mensili andranno pagate entro rate l’ultimo giorno lavorativo di ciascun mese, a decorrere da gennaio 2024, fatta eccezione per dicembre, per il quale il termine di versamento resta fissato al giorno 20 del mese.

Conciliazioni giudiziali agevolate: risoluzioni entro il 2 ottobre

Infine, sempre grazie alla pace fiscale, le liti pendenti al 15 febbraio 2023 nelle Corti di primo e secondo grado, relative ad atti impositivi, infatti, possono concludersi con un accordo conciliativo “fuori udienza”, da stipulare entro il prossimo 2 ottobre. La definizione agevolata si perfeziona al momento della sottoscrizione dell’accordo e non a quello del pagamento delle somme oggetto di accordo.

Riassumendo…

  • Ad ottobre scadono diversi adempimenti legati alla c.d. pace fiscale;
  • le scadenze riguardano la rottamazione delle cartelle, il ravvedimento speciale, la definizione delle liti tributarie, la conciliazione giudiziale speciale, ecc.;
  • in alcuni casi è ammesso anche il lieve inadempimento.