Alcuni aventi diritto, pur se hanno presentato domanda, sono ancora in attesa del pagamento bonus 200 euro previsto con il primo decreto Aiuti. Il motivo di tutto questo può essere rappresentato dal fatto che l’INPS (o altra cassa previdenziale a cui è stata fatta la richieste del contributo) sta procedendo, prima di liquidare l’importo, ad alcuni controlli.

In primis dobbiamo ricordare che ci sono alcune categorie di lavoratori che hanno già ricevuto i 200 euro. Sono quelli per i quali l’erogazione di questo sussidio, previsto contro il caro bollette, è stata automatica, ossia senza necessità di presentare richiesta.

In dettaglio si tratta di

  • lavoratori dipendenti
  • pensionati
  • percettori reddito di cittadinanza
  • percettori di NASPI e disoccupazione agricola.

Per i menzionati soggetti il pagamento è stato fatto in maniera diretta. Per i dipendenti lo ha anticipato il datore di lavoro in busta paga sulla retribuzione di competenza del mese di luglio 2022 (previa presentazione del modello autodichiarazione bonus 200 euro busta paga). Per le altre tre categorie, lo ha pagato, a luglio 2022, direttamente l’INPS insieme alla prestazione erogata.

Pagamento bonus 200 euro, chi deve fare domanda

E’, invece, prevista necessità di presentare richiesta per avere il pagamento bonus 200 euro, per le seguenti categorie:

  • titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa
  • colf e badanti
  • stagionali, a tempo determinato e intermittenti
  • iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo
  • autonomi occasionali privi di partita IVA
  • incaricati alle vendite a domicilio.

Per questi soggetti, la domanda (da farsi all’INPS) è in scadenza il 31 ottobre 2022. Per il bonus 200 euro colf e badanti, invece, la scadenza era fissata al 30 settembre 2022 (anche questi presentavano richiesta all’INPS).

Tra i beneficiari anche i lavoratori autonomi con partita IVA. Per loro la richiesta è in scadenza il 30 novembre 2022. Questi presentano la domanda all’INPS se iscritti a qualche gestione previdenziale gestita dall’INPS stesso. Se, invece, trattasi di iscritti ad altra cassa previdenziale, la domanda è da presentarsi alla cassa di iscrizione.

In caso di doppia cassa, invece, la domanda è da indirizzarsi all’INPS.

La scelta della modalità di pagamento (il controllo INPS)

Nelle richiesta per il pagamento del bonus 200 euro è necessario indicare anche la modalità in cui si preferisce che il contributo sia erogato (Circolare INPS n. 73 del 2022). La scelta è tra:

  • accredito su conto corrente, libretto postale (con IBAN) o carta prepagata 8con IBA)
  • bonifico domiciliato d ritirare in contanti alla posta.

In caso di scelta per l’accredito occorre riportare correttamente l’IBAN. Ed è qui che potrebbero verificarsi delle complicanze.

Infatti, l’INPS prima di procedere con il pagamento effettua preventivamente dei controlli proprio sull’IBAN. Quando si compila la domanda e si riporta l’IBAN, esce la scritta “Verifica in corso”. Solo dopo che l’INPS avrà fatto tutte le verifiche del caso, il pagamento bonus 200 euro sarà sbloccato.

Il consiglio, dunque, è quello di accedere periodicamente alla propria domanda presentata e vederne lo stato, in modo tale da controllare se l’INPS abbia riscontrato qualche problema con l’IBAN indicato (ad esempio si tratta di IBAN non più esistente e, quindi, riferito ad un conto corrente chiuso). In questo modo si potrà prontamente correggere l’errore. Ricordiamo che l’IBAN da indicare deve essere intestato, o cointestato, al richiedente il bonus.