Il primo trimestre del 2024 ha segnato una crescita significativa per le aperture di nuove partite IVA in Italia, con un aumento del 2,8% rispetto all’anno precedente, raggiungendo un totale di 184.395 nuovi soggetti economici attivi. Questi dati, forniti dall’Osservatorio sulle partite IVA del Ministero dell’Economia e delle Finanze, offrono uno spaccato interessante sullo sviluppo economico del Paese.

La maggioranza degli imprenditori che hanno avviato una nuova attività sono persone fisiche, rappresentando il 74% del totale delle nuove registrazioni. Questo segmento ha visto un incremento dell’1,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Le società di capitali, che comprendono il 19,9% delle nuove aperture, hanno registrato una crescita più marcata del 7,2%, mentre le società di persone, con il 3,1% del totale, hanno visto un aumento del 5,1%. Al contrario, le categorie dei non residenti e delle altre forme giuridiche hanno subito una leggera flessione dello 0,6%.

Partite IVA 2024: secondo podio per il Sud

Dal punto di vista geografico, il Nord Italia continua a essere la locomotiva dell’economia con quasi metà delle nuove aperture (49,2%). Il Sud e le Isole seguono con il 29,3%, mentre il Centro detiene il 21,3% delle nuove partite IVA. Alcune regioni hanno mostrato una crescita esponenziale, come la Basilicata con un aumento del 27,8%, la provincia autonoma di Bolzano con un +10,1% e le Marche con un +8,3%. Al contrario, la Valle d’Aosta, la Calabria e il Molise hanno mostrato decrementi significativi.

Nel dettaglio dei settori, le attività professionali guidano con il 20% delle aperture, seguite da commercio (15,6%) e costruzioni (10,2%). Tra i settori con le variazioni più rilevanti rispetto al primo trimestre del 2023 spiccano l’istruzione, che registra un impressionante +52,6%, la sanità e l’assistenza sociale con un +7,7%, e i servizi di alloggio e ristorazione con un +6,4%.

Per quanto riguarda il profilo demografico degli imprenditori, gli uomini hanno predominato con il 59,2% delle nuove aperture. I giovani fino a 35 anni rappresentano il segmento più dinamico con il 50,9% delle nuove partite IVA.

È interessante notare che la fascia di età tra 51 e 65 anni ha registrato l’aumento più significativo (+4,3%).

Regime forfettario resta prima scelta

Anche la provenienza dei nuovi imprenditori è un dato rilevante: il 17,8% delle nuove aperture è stato realizzato da soggetti nati all’estero, un dato stabile rispetto all’anno precedente.

Un altro aspetto importante è l’adozione del regime forfetario, che continua a essere una scelta popolare tra i nuovi imprenditori, con 99.930 adesioni nel primo trimestre, rappresentando il 54,2% delle nuove aperture e segnando un aumento del 3,3% rispetto al 2023.

In sintesi, i dati del primo trimestre 2024 riflettono una vitalità imprenditoriale diversificata e in crescita in diverse aree e settori. Questo scenario offre una prospettiva ottimistica per il panorama economico italiano, evidenziando l’importanza di continuare a monitorare le tendenze delle partite IVA per comprendere meglio le dinamiche del mercato e supportare lo sviluppo economico del Paese.

Riassumendo…

  • aumento del 2,8% nelle nuove partite IVA nel primo trimestre del 2024.
  • le persone fisiche predominano con il 74% delle nuove aperture.
  • crescite significative in società di capitali (+7,2%) e società di persone (+5,1%).
  • il Nord Italia guida con il 49,2% delle nuove partite IVA.
  • i settori professionali, commercio e costruzioni sono i più attivi.
  • regime forfetario scelto dal 54,2% delle nuove aperture, aumento del 3,3%.