Il 730 La dichiarazione dei redditi è un obbligo fiscale che non tutti possono adempiere utilizzando il modello 730. In alcune circostanze, infatti, è necessario ricorrere al Modello Redditi. Per chi può fare il 730, una delle scelte cruciali riguarda la modalità di presentazione: con sostituto d’imposta o senza sostituto d’imposta. Questa distinzione è fondamentale poiché determina le modalità con cui si riceveranno eventuali rimborsi o si effettueranno i pagamenti dei debiti fiscali.

Il modello con sostituto d’imposta è riservato ai contribuenti che possono indicare un datore di lavoro o un ente pensionistico che effettuerà il conguaglio delle imposte direttamente in busta paga o nel cedolino della pensione.

Questo è il caso dei lavoratori dipendenti a tempo indeterminato e di quelli a tempo determinato con un contratto attivo nei periodi di conguaglio (da luglio a novembre).

Il modello senza sostituto d’imposta

D’altra parte, il 730 senza sostituto d’imposta è per coloro che non hanno un datore di lavoro attivo al momento della dichiarazione, come i lavoratori che hanno perso il lavoro. Ad esempio, un lavoratore che ha prestato servizio nel 2023, ma non ha più un impiego nel 2024, potrebbe utilizzare questa modalità.

Una novità significativa introdotta nel 2024 è la possibilità di presentare il 730 nella modalità “senza sostituto d’imposta” anche se il contribuente ha un datore di lavoro che potrebbe fare il conguaglio. Questa opzione può risultare vantaggiosa per chi preferisce gestire direttamente i rimborsi o i pagamenti tramite l’Agenzia delle Entrate.

Quando si opta per il 730 senza sostituto d’imposta, l’eventuale credito verrà rimborsato direttamente dall’Agenzia delle Entrate. I contribuenti dovranno pagare eventuali debiti fiscali utilizzando il Modello F24, seguendo le scadenze ordinarie dell’IRPEF.

Passare da 730 senza sostituto a 730 con sostituto

Può accadere che un contribuente, inizialmente ha scelto il 730 senza sostituto nonostante abbia un sostituto d’imposta. Dopo aver presentato il modello decida successivamente di passare alla modalità con sostituto d’imposta per ricevere il rimborso o la trattenuta direttamente in busta paga o nel cedolino pensione.

Le istruzioni ministeriali per il Modello 730/2024 prevedono questa possibilità.

In particolare, è possibile presentare un nuovo modello 730 entro il 25 ottobre 2024. È necessario indicare il codice 2 nella casella “730 integrativo” del frontespizio del modello, mantenendo invariate tutte le altre informazioni già dichiarate.

In pratica, il nuovo modello deve includere gli stessi dati del modello originale, con l’aggiunta delle informazioni corrette del sostituto d’imposta nel riquadro specifico. Questa possibilità è valida purché l’Agenzia delle Entrate non abbia ancora predisposto il rimborso.

Riassumendo…

  • 730 con sostituto d’imposta: rimborsi e trattenute gestiti in busta paga o cedolino pensione
  • 730 senza sostituto d’imposta: per chi non ha un datore di lavoro attivo
  • Novità 2024: modello senza sostituto disponibile anche con datore di lavoro attivo
  • rimborso credito dal modello senza sostituto direttamente dall’Agenzia delle Entrate; versamento imposte con Modello F24
  • rettifica possibile entro il 25 ottobre 2024 per passare da modello senza a quello con sostituto.