Non tutti devono aspettare i 67 anni di età per andare in pensione. Perché ci sono delle misure che anche nel 2024 favoriranno l’uscita qualche anno prima. Per esempio c’è la pensione anticipata contributiva, destinata come dice il nome stesso, a lavoratori e contribuenti in pieno regime contributivo, che anticipa la quiescenza di 3 anni. In pensione a 64 anni e non a 67 quindi.

Si chiama pensione anticipata, ma è una valida alternativa alla pensione di vecchiaia ordinaria e non alla pensione anticipata ordinaria.

Infatti bastano 20 anni di contributi. Ma oltre alle due età, anagrafica e contributiva, serve che il lavoratore raggiunga un importo minimo della pensione. E adesso vedremo di che importo si tratta per il 2024, perché questo ci chiede un nostro affezionato lettore. 

“Salve, mi chiamo Pietro ed è la seconda volta che vi scrivo. Tempo fa mi avevate confermato che potevo andare in pensione nel 2024 con la pensione anticipata contributiva solo se raggiungevo una pensione di circa 1.480/1490 euro al mese. Ma mi avevate anticipato che la conferma sarebbe arrivata solo a legge di Bilancio approvata. Mi sapete dire se qualcosa è cambiato? Vi torno a ricordare che a luglio 2024 compio i 64 anni di età e che sempre a luglio concludo 27 anni di contributi. Sono un contributivo puro che ha iniziato a lavorare solo nel 1996 e ho sempre avuto stipendi superiori ai 3.000 euro.”

Pensione 2024 a 64 anni, come si può andare in pensione con solo 20 anni di contributi

La pensione anticipata contributiva non è una novità della legge di Bilancio, in quanto la misura esiste già oggi. Solo che nel 2024, proprio per via delle decisioni prese nella manovra di fine anno da parte del governo Meloni, la misura cambia il requisito dell’importo soglia della pensione da prendere. La particolarità della misura infatti è proprio questa. Non si può andare in pensione se l’assegno liquidato dall’INPS alla data di maturazione del primo rateo, è inferiore a una determinata cifra.

 

Nel 2023 la pensione per i contributivi si centrava con i seguenti requisiti:

  • almeno 64 anni di età;
  • almeno 20 anni di contribuzione versata;
  • primo contributo versato non antecedente al 1° gennaio 1996;
  • importo soglia della pensione non inferiore a 2,8 volte l’assegno sociale.

Tradotto in termini pratici, per il 2023 l’interessato a questa misura che soddisfa tutti i primi 3 requisiti, doveva arrivare a un trattamento di 1.409,16 euro al mese per maturare il diritto a questo trattamento 3 anni prima della pensione di vecchiaia ordinaria. L’assegno sociale 2023 è stato pari a 503,27 euro al mese. Invece nel 2024 le cose cambiano. Per molti in peggio, ma per alcuni in meglio. Il nostro lettore è uno degli “sfortunati” che ricadono in pieno dell’inasprimento introdotto dall’attuale governo. 

Cosa cambia nel 2024 per la pensione anticipata a 64 anni di età

L’inasprimento che il governo ha deciso di introdurre porta per il 2024 l’importo soglia della pensione anticipata contributiva da 2,8 volte l’assegno sociale a 3 volte lo stesso assegno sociale. Ma per le donne il limite cala in base ai figli avuti. Infatti per chi ha avuto un solo figlio l’inasprimento non viene applicato. Per chi invece ha avuto più di un figlio, si può parlare di ribasso dell’importo soglia. 

Nello specifico i requisiti per andare in pensione con questa misura nel 2024 saranno: 

  • almeno 64 anni di età;
  • almeno 20 anni di contribuzione versata;
  • primo contributo versato non antecedente al 1° gennaio 1996;
  • importo soglia della pensione non inferiore a 3 volte l’assegno sociale;
  • lavoratrici con un figlio avuto, importo soglia non inferiore a 2,8 volte l’assegno sociale;
  • lavoratrici con più figli avuti, importo soglia non inferiore a 2,6 volte l’assegno sociale.

Ecco i calcoli degli importi degli assegni utili a maturare il diritto a lasciare il lavoro prima

I lavoratori però non faranno i conti soltanto con l’inasprimento dettato dalla novità dell’esecutivo.

Infatti salirà anche l’assegno sociale nel 2024 e, a cascata, anche l’importo soglia per la misura di cui stiamo parlando. E la cosa che interessa maggiormente i lavoratori è proprio il quantificare che importo minimo di pensione devono arrivare a percepire per poter andare in quiescenza.

L’assegno sociale dovrebbe salire di 5.4 punti percentuali. Si tratta dell’inflazione di previsione, quella che dovrebbe utilizzare l’INPS per le consuete pratiche di indicizzazione di tutti i suoi trattamenti che eroga ai contribuenti. L’assegno sociale dovrebbe arrivare alla soglia 530,45 euro al mese. E questo produrrà i seguenti importi soglia da raggiungere per le pensioni anticipate contributive:

  • lavoratrici con più figli avuti, importo minimi della pensione da 1.379,17 euro;
  • lavoratrici con un solo figlio avuto, importo soglia della pensione non inferiore a 1.485,26 euro al mese;
  • tutti gli altri, importo soglia non inferiore a 1.591,35 euro di pensione mensile.