Continuano ad essere numerosi gli italiani che si trasferiscono per la pensione all’estero. Nonostante l’impegno del nuovo governo, riportiamo a tal proposito le parole di Salvini che ha spiegato la volontà di rendere l’Italia attrattiva per i pensionati come ad esempio Spagna e Portogallo “ci sono tanti pensionati italiani che vanno in Spagna o Portogallo perché il regime fiscale è particolarmente conveniente; non capisco perché l’Italia non possa fare altrettanto con i pensionati italiani o stranieri. Penso a molte bellissime zone italiane sono più belle di quelle del Portogallo”.

Eppure al momento i numeri confermano il flusso di pensionati all’estero, segno che, evidentemente, non c’è ancora grande fiducia nelle promesse dell’esecutivo.
Dove vanno gli italiani in pensione che vogliono trasferirsi all’estero?

Pensionati all’estero: scelta destinazione lavoratori pubblici e privati

Sicuramente statisticamente una delle destinazioni più gettonate tra i pensionati all’estero ex dipendenti privati è il Portogallo. Non è una preferenza casuale: aldilà delle motivazioni che possono portare a scegliere di trasferirsi in Portogallo (clima, costo della vita, vicinanza geografica e culturale all’Italia etc), un peso determinante è dato dalle agevolazioni fiscali dovute alla convenzione per evitare la doppia tassazione e dall’esenzione tasse per i primi dieci anni. Questo accordo permette agli ex dipendenti privati di non pagare le tasse in Portogallo per i primi dieci anni.

Più volte ci hanno scritto ex dipendenti pubblici protestando per questa diversità di trattamento e chiedendo quali destinazioni prevedessero invece agevolazioni fiscali per gli ex lavoratori pubblici. Segnaliamo che i pensionati italiani che vivono alle Canarie e che, prima di spostare la residenza all’estero, lavoravano nel pubblico, hanno indetto una class action contro questa differenziazione di trattamento percepita come discriminazione.

Ad oggi gli unici Paesi in cui gli ex INPDAP hanno diritto a ricevere la pensione lorda sono: Australia, Senegal, Costa d’Avorio e Tunisia.

E in effetti proprio la Tunisia è tra le scelte più ricorrenti dei pensionati italiani. Chi si trasferisce entro giugno ottiene la pensione lorda in Tunisia già dal primo anno e il diritto al rimborso dell’irpef già versata e non dovuta da gennaio a seguire.