Pensione anticipata, il quesito di un nostro lettore:
Salve, sono nato il 5/9/1960 lavoro da quando avevo 15 anni, ma dal gennaio 76 ho contributi figurativi, ho quasi tutti gli anni pieni e a gennaio 2018 maturo i 41 anni di contributi,quanto dovrei aspettare ancora?
A settembre 2018 compiro’ 58 anni e sono stanco…veramente stanco, ci fosse qualcuno che ci tutelasse.
Certo di una Vostra risposta esaustiva Vi ringrazio anticipatamente e vi saluto.
Lei è un lavoratore precoci, esiste la possibilità per questa categoria di lavoratori di andare in pensione indipendentemente dall’età con 41 anni di contributi ma che si trovano in specifiche condizioni.
Requisiti lavoratori precoci
Possono accedere alla pensione anticipata Quota 41, i lavoratori dipendenti ed autonomi, iscritti all’AGO, che abbiano maturato almeno un anno di contributi, nello specifico corrispondente a 12 mesi e 52 settimane lavorative. L’anno di lavoro deve risultare svolto prima del compimento del 19° anno di età, inoltre bisogna trovarsi nelle seguenti categorie di tutele:
- Dipendenti che hanno perso il lavoro involontariamente, e che da tre mesi non percepiscono la NASPI;
- Lavoratori dipendenti e anche lavoratori autonomi, che da circa 6 mesi assistono il familiare con handicap grave ai sensi della legge 104 art. 3 comma 3 (Caregiver)
- Lavoratori con una disabilità accertata superiore o uguale al 74%;
- Dipendenti che svolgono un lavoro usurante
- Dipendenti che svolgono un lavoro gravoso almeno da 6 mesi
Pensione lavoro precoce quando va fatta la domanda?
La domanda può essere presentata dal 1° marzo di ciascun anno. Alcuni requisiti possono essere valutati in via prospettica, e sono:
- 41 anni di contributi;
- i 3 mesi di inoccupazione successivi al percepimento della Naspi;
- per i lavoratori usuranti almeno 7 anni negli ultimi 10 anni di lavoro prestato, oppure metà della via lavorativa nella mansione usurante;
per i lavoratori che svolgono una mansione gravosa, i 6 anni di lavoro prestato in via continuativa.
Elenco lavori considerati gravosi in base alla normativa vigente
Sono considerati lavori gravosi le seguenti attività:
– operai dell’industria
– estrattiva, dell’edilizia e della manutenzione degli edifici;
– conduttori di gru o di macchinari mobili per la perforazione nelle costruzioni;
– conciatori di pelli e di pellicce;
– conduttori di convogli ferroviari e personale viaggiante;
– conduttori di mezzi pesanti e camion;
– personale delle professioni sanitarie infermieristiche ed ostetriche ospedaliere con lavoro organizzato in turni; addetti all’assistenza personale di persone in condizioni di non autosufficienza;
– insegnanti della scuola dell’infanzia ed educatori degli asili nido;
– facchini, addetti allo spostamento merci ed assimilati;
– personale non qualificato addetto ai servizi di pulizia;
– operatori ecologici ed altri raccoglitori e separatori di rifiuti.
Ricordiamo che la legge di bilancio 2018 ha inserito anche marittimi, pescatori, operai siderurgici e operai agricoli.
Pensione anticipata
Possono accedere alla pensione anticipata i lavoratori dipendenti e autonomi iscritti all’AGO e alle Gestione separata che hanno maturato la seguente anzianità contributiva:
- uomini dal 1° gennaio 2016 al 31 dicembre 2018 42 anni e 10 mesi donne 41 anni e 10 mesi
- uomini dal 1° gennaio 2019 42 anni e 10 mesi donne 41 anni e 10 mesi
Il requisito dovrà essere adeguato alla speranza di vita.
Resta fermo al fine del raggiungimento del requisito contributivo, il perfezionamento dei 35 anni di contribuzione utile versata a qualsiasi titolo.
Pensione anticipata APe Volontaria
L’Ape volontaria è un’opzione irreversibile, a differenza dell’Ape sociale, non ci sono preferenze per disoccupati o invalidi.
L’APE volontaria si rivolge a tutte le categorie di lavoratori e lavoratrici con età anagrafica pari o superiore ai 63 anni e che maturano entro 3 anni e 7 mesi il diritto a una pensione di vecchiaia d’importo, certificato dall’INPS, non inferiore a un certo limite.
Per accedere al prestito è necessario, al momento della richiesta:
- avere un’età anagrafica di 63 anni di età ed essere in possesso di almeno 20 anni di contributi;
- maturare il diritto alla pensione di vecchiaia entro tre anni e sette mesi;
- avere un importo della futura pensione mensile, pari o superiore a 1,4 volte il trattamento minimo dell’AGO;
non percepire assegno di invalidità o pensione diretta
Pensione anticipata RITA
La legge di bilancio 2018 interviene sulla Rendita Integrativa Temporanea Anticipata (RITA) in modo strutturale.
La rendita integrativa temporanea anticipata diventa accessibile quando mancano cinque anni alla pensione, non viene più previsto il requisito anagrafico dei 63 anni, resta invariato il requisito contributivo di 20 anni di contribuzione versata.
La RITA non è ancora operativa, si attendono le disposizioni INPS.
Conclusioni
Abbiamo esaminato tutte le possibile alternative per poter andare in pensione prima, consiglio il nostro lettore di far controllare la sua posizione presso un patronato e verificare con loro la forma pensione più conveniente.
Se hai domande o dubbi, contattami: [email protected]
“Visto il sempre crescente numero di persone che ci scrivono vi chiediamo di avere pazienze per la risposta, risponderemo a tutti”.