Pensione lavoro usurante, se l’azienda è fallita come va dimostrato?

Sono un lavoratore precoce in quanto ho iniziato a lavorare a settembre 1976 e i contributi sono stati versati da quando avevo 15 anni, fino alla data odierna, maturando 41 anni ad agosto 2017. Ho svolto per oltre della metà lavorativa il lavoro notturno. Ho presentato istanza di accertamento requisiti per la pensione a giugno 2017 in qualità di precoce ed usurante che mi è stata respinta in quanto INPS sostiene che non ho i 6 anni negli ultimi 7 perché la ditta è fallita nel 2011 e non posso presentare AP116 per almeno la  metà della vita lavorativa.

Ho ripresentato la domanda più volte ma la risposta è sempre la stessa. Ho tutte le buste paghe e timbrature e da estratto conto risultano i contributi versati. Ho presentato la autocertificazione per tutta la vita lavorativa e AP116 dal 2011 ad oggi a cura della attuale ditta per cui sono in forza. Attualmente sono in infortunio per un grave incidente accadutomi sul lavoro a settembre 2017. Cosa posso fare?

Risposta

Tanti i paletti e le difficoltà per i lavoratori che svolgono lavori usuranti e possono andare in pensione anticipata. L’INAS chiarisce “che i problemi riguardano soprattutto il lavoro notturno nelle piccole aziende: non è raro che queste società a distanza di anni non abbiano più tutta la documentazione sui turni dei loro dipendenti. Poi c’è il problema delle imprese fallite: se un’azienda non esiste più recuperare i certificati richiesti può essere estremamente difficile”. 

Come il nostro lettore, in tanti hanno provato a presentare le domande di uscita anticipata con delle certificazioni postume dei datori di lavoro che però l’INPS non ha accolto.

Il mio consiglio è di rivolgersi ad un legale specializzato in pensioni, purtroppo questa è una delle criticità della pensione anticipata lavori usuranti, alla quale non si è trovata o non si è voluta trovare una soluzione ragionevole.

Il patronato al loro interno mette a disposizione anche un’assistenza legale nei casi simile al suo.

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“Visto il sempre crescente numero di persone che ci scrivono vi chiediamo di avere pazienze per la risposta, risponderemo a tutti”.