Buongiorno,

avrei bisogno se possibile di alcune risposte a riguardo della pensione precoce e usurante con quota 41.

1) Sono nato il 23 11 1960, ho cominciato a versare contributi il 1°11 1978, quindi per tre settimane sono un lavoratore precoce (avevo 17 anni e dopo tre settimane ho compiuto i 18 anni).

2) Da oltre 30 anni, e tuttora, svolgo lavori usuranti con turnazione con oltre 64 notti all’anno.

3) Avrò 41 anni di contributi versati il 1° 11 2019. (ora sono 39 anni e tre mesi ).

Vorrei sapere se rientro nella quota 41 precoci ed usuranti.

Se si, quando presentare la domanda per il riconoscimento dei requisiti.

Per quanti anni devo fare valere i contributi notturni ( sette anni negli ultimi dieci, o per metà della vita lavorativa? Da tenere presente che se devo far valere le maggiorazioni notturne per la metà della vita lavorativa devo fare pervenire ben oltre 500 fogli riguardanti la buste paga e i cedolini di timbratura che in ogni caso ho in mio possesso, ma come faccio a farli pervenire all’Inps?).

Quale modulo deve compilare on-line il datore di lavoro ( AP116 o AP45 o altro) che poi dovrò allegare alla domanda?

Ringraziando anticipatamente per la risposte porgo Cordiali Saluti.

 

Se ha iniziato a versare contributi 3 settimane prima di compiere i 18 anni ha i 12 mesi di lavoro effettivo richiesti per rientrare come lavoratore precoce.

Per coloro che maturano i requisiti di lavoratori usuranti dal 1° luglio 2009 sono richieste un numero di notti l’anno non inferiori a 64, quindi rientra anche nei lavori usuranti.

Rientra, quindi, nella quota 41 e dovrà presentare la domanda entro il 1 marzo 2019 maturando i requisiti entro il 2019.

Per le pensioni con decorrenza dal 1 gennaio 2018 il requisito del lavoro usurante (nel suo caso, quindi, del lavoro notturno) deve essere stato svolto per almeno metà della vita lavorativa.

Il suo datore di lavoro dovrà compilare il modulo AP45 per il riconoscimento dei benefici relativi allo svolgimento di lavori particolarmente faticosi e pesanti.

Per quanto riguarda, invece, la documentazione in suo possesso non deve farla pervenire all’Inps, all’isitituto basta il modello compilato dal datore di lavoro. Al massimo dovrà portarla in visione al Caf o al patronato presso il quale presenterà domanda. Le consiglio in ogni caso di mantenere la documentazione nel caso l’Inps trovi qualche problema e le chieda di presentare la documentazione relativa a qualche periodo.

 

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