Si può lavorare mentre si percepisce la pensione? Oggi nello specifico, alla luce della riforma pensioni, ci occupiamo di cumulabilità tra Ape Social e reddito da lavoro dipendente. E’ ammessa? E se si entro quali limiti? Partiamo dal testo del decreto Ape Social.

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La compatibilità tra assegno Ape Social e altre fonti di reddito da lavoro dipendente (o anche da collaborazioni coordinate e continuative) è fissata entro un tetto massimo di 8 mila euro l’anno.

La soglia scende a 4.800 euro in caso di svolgimento di attività da lavoro autonomo. Gli importi sono da considerare al lordo di tasse e contributi. Il decreto ha quindi confermato, solo entro questa soglia di reddito, la cumulabilità piena.

Ape Social e altri redditi: compatibilità e differenze con la Naspi

Rileviamo dunque una differenza importante con il sussidio Naspi che prevede un meccanismo di decurtazione dell’indennità. In ogni caso, e in questo esiste un parallelismo invece, è onere del lavoratore comunicare preventivamente all’Inps a quanto ammonta il reddito annuo conseguito con questo tipo di attività. Cosa succede se il lavoratore supera i suddetti limiti? Il decreto non prevede in automatico la decadenza dal sussidio ma l’Inps procederà poi al recupero delle mensilità APE social versate e non spettanti (un po’ quindi come accaduto, non senza polemiche, per il bonus Renzi).

Ribadiamo inoltre l’incompatibilità tra APE Social e altri trattamenti di sostegno al reddito quali Naspi, disoccupazione agricola, indennità di mobilità, Dis-Coll etc. Se, al momento del riconoscimento della domanda APE Social, il lavoratore percepisce una di queste indennità, dovrà inevitabilmente rinunciarci. Probabilmente, come avviene per la Naspi, il lavoratore che percepisce assegno ordinario di invalidità avrà facoltà di scelta. Si attende per questo ed altri punti rimasti da chiarire dopo il decreto la circolare attuativa Inps.

Da ultimo segnaliamo un’altra differenza importante rispetto alla Naspi: L’APE social non porta in dote nessuna contribuzione figurativa in capo all’interessato. Non ci sono quindi benefici sull’importo della pensione futura. In quest’ottica resta da chiarire se, durante l’erogazione dell’assegno Ape Social, il lavoratore potrà versare i contributi volontari per aumentare l’importo spettante per la pensione.

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